Prolungamento B1

L’Assessore alla Mobilità Aurigemma non fa alcuna concessione ai cittadini. La partecipazione è dovuta per regolamento.

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Idroscalo di Ostia: fissato l’incontro con l’Autorità di Bacino

Confermato per il giorno 19 settembre alle ore 16 in Campidoglio, presso l’Ufficio del Sindaco Alemanno, l’incontro tra l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, LabUr, il Comune di Roma e la Comunità Foce del Tevere. Questo importante risultato è il frutto dell’interessamento di tutte le parti nel voler chiarire gli aspetti tecnici del rischio idraulico alla foce del Tevere. Dopo l’inizio dei lavori delle scogliere lato mare e lato fiume, a protezione dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia, manca ora soltanto l’avvio delle opere, sempre lato fiume, previste dal Comune di Roma nell’ordinanza sindacale n.43 del febbraio 2010. La speranza è di arrivare all’incontro anche con questo nuovo cantiere aperto.

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La truffa di agosto sui Piani di Edilizia Economico Popolare di Roma

L’ennesima truffa fatta di agosto. Si tratta della deliberazione nr.55 dell’Assemblea Capitolina datata 25 luglio e relativa alla modalità di recepire fondi per l’acquisizione di aree da utilizzare per la realizzazione di Piani di Zona, per risolvere il contenzioso con i proprietari espropriati e per realizzare e/o completare le opere di urbanizzazione previste nei Piani di Edilizia Economica Popolare I e II, vale a dire ben 115 quartieri di Roma (le famose ‘167’). A rimetterci saranno i cittadini, da Acilia e Dragoncello a Casal Monastero e Lunghezza, dalla Borghesiana e Giardinetti al Borghetto dei Pescatori e Laurentino. Si tratta infatti della cessione in proprietà delle aree comprese nei Piani di Zona concesse finora in diritto di superficie per la realizzazione di cubature residenziali e non residenziali. In altre parole, i singoli assegnatari degli alloggi che vorranno aderire alla cessione di proprietà da parte del Comune, dovranno pagare dai 30,22 euro/mc di Dragoncello ai 65,65 euro/mc della Torresina, valori aggiornati della stima già effettuata e a suo tempo approvata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54/2003. Ogni mq di una casa a Dragoncello costerà quasi 100 euro, alla Torresina 200.
Il problema di fondo è che questa finta manovra urbanistica non solo si accompagna all’altra già denunciata della densificazione edilizia dentro gli stessi quartieri (si costruirà sulle aree verdi per fare cassa) ma serve sostanzialmente perché l’amministrazione, da Rutelli in poi, ha fatto errori grossolani nei calcoli degli espropri ed oggi fa pagare questo a chi ha avuto una casa assegnata. Per sollecitare l’adesione, sono stati previsti sconti dal 10 al 20% per chi la richiede subito. Dov’è allora la truffa? Primo, ancora non si conoscono tutte le stime per ogni Piano di Zona. Secondo, restano valide tutte le azioni amministrative già intraprese, relativamente alle richieste di conguaglio sul diritto di superficie, ai ricorsi conseguenti ed alle sentenze emesse prima di questa deliberazione. Ciò vuol dire che, sostenendo il Comune che gli errori di calcolo negli espropri li paga il cittadino, al singolo assegnatario conviene aderire alla proposta, pur pagando un ingiusto balzello, perché le stime a metro cubo si riferiscono per la gran parte proprio al valore degli espropri. Nessuno dice che se uno non aderisce non succede nulla. Cosa accadrà? Ci sarà ‘terrorismo’ psicologico, affaristi che ‘aiuteranno’ gli assegnatari ad aderire alla cessione di proprietà e si inizierà a lavorare per la campagna elettorale del 2013. Noi di LabUr ci metteremo subito a disposizione dei cittadini per fare chiarezza su quest’altro scandalo tutto romano e ancora una volta a vantaggio dei palazzinari.

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Idroscalo di Ostia: l’incontro tecnico rimandato di una settimana

L’incontro tra Comune di Roma, Autorità di Bacino Fiume Tevere e LabUr (assieme ai residenti dell’Idroscalo di Ostia), promesso da Alemanno entro luglio, è stato spostato alla prima settimana di agosto. Di seguito il nostro fax, inviato stamattina al Sindaco di Roma (Alemanno), al Capo Segreteria (Lucarelli) e al Presidente del XIII Municipio (Vizzani).
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Ringraziamo per l’e-mail ricevuta in data odierna dalla Segreteria di Presidenza del Municipio Roma XIII, nella persona della Sig.ra Paola De Paolis, da cui apprendiamo che “in merito al Suo sollecito circa l’argomento citato in oggetto, Le comunichiamo di essere in attesa che il Sindaco fissi un incontro che sarà comunque dopo il 3 agosto p.v. in quanto il Presidente Vizzani sarà assente nei prossimi giorni per questioni di lavoro e rientrerà il giorno 2 agosto”.
Ricordiamo che l’incontro, con la presenza dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, era stato concordato per chiarire le questioni tecniche relative alla fascia di massimo deflusso della piena (fascia definita “AA”) e per discutere delle questioni progettuali relative alla compatibilità nell’area di insediamenti abitativi residenziali (cfr. Ostia TV: http://www.youtube.com/watch?v=huNs0OhMldk).
Poiché l’incontro era previsto pubblico con la partecipazione dei residenti dell’Idroscalo di Ostia, si chiede cortesemente di comunicarne la data con congruo anticipo.
Distinti saluti,

dr.Ing. Andrea Schiavone
Il Presidente
(nella foto: l’impegno preso da Alemanno con il Presidente di LabUr a Cineland, Ostia, il 15 luglio)

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XIII Municipio, Ostia : 4 milioni per le case ATER

Finalmente l’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma) interviene ad Ostia sul suo patrimonio immobiliare. Più di 4 miioni di euro, finanziati con DGR Lazio n. 852 del 21.11.2008, sono stati messi a bando di gara il 22 luglio per i lavori di manutenzione straordinaria dei fabbricati “3” e “4”, rispettivamente in Via Domenico Baffigo, civici 2,4,6,8,10,20,22, scale R÷K (74 alloggi) e in Via della Corazzata, civici dal 2 al 16 scale A÷L (99 alloggi). Entrambi gli edifici, di altezza variabile da 5 a 7 piani, presentavano infatti da anni un notevole stato di degrado esterno e impiantistico. Pertanto, oltre alla riqualificazione e messa in sicurezza degli elementi che costituiscono l’involucro e le parti comuni, si è prevista anche la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’impianto elettrico con la rimozione di tutti i punti luce e la sostituzione sia dei punti luce che delle vie cavi. Inoltre, al piano pilotis, si realizzeranno anche manufatti per il superamento delle barriere architettoniche.
Il termine della presentazione delle offerte è stato fissato per il 29 agosto. I lavori, che dureranno 2 anni, fanno parte di quel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2011-2013 (più di 76 milioni di euro) che il Commissario Straordinario, Dottoressa Stefania Graziosi (insediatasi il 6 ottobre 2010) ha approvato con delibera n.2 del 24.01.2011. Questi lavori verranno accompagnati, dentro al lotto 3 (15 milioni di euro) di un altro bando di gara, da lavori di manutenzione e servizi di pronto intervento, video ispezione e spurgo fognature, nel periodo 2012-2014. Inizia dunque una nuova stagione per questo quadrante di Ostia che aspetta ancora, da parte del Comune di Roma, la riqualificazione di via della Corazzata e di Via Baffigo. Uno scandalo da più di un milione per lavori approvati con delibera n.6 della Giunta Municipale, il 2 febbraio 2010, e mai eseguiti.

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Idroscalo di Ostia: un altro impegno non mantenuto?

Non capiamo le motivazioni per cui il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, non si sta attivando per rispettare l’impegno preso di incontrare i cittadini dell’Idroscalo a fine mese. Eppure il 15 luglio, in occasione della presentazione dei progetti del lungomare di Ostia, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, era stato chiaro, rivolgendosi a me personalmente: “Entro fine luglio stabiliamo un giorno in cui c’è anche l’Autorità di Bacino, veniamo sul posto, noi presentiamo il progetto, tu presenti il tuo progetto, in maniera tale che vediamo esattamente come stanno le cose” (da Ostia TV: http://www.youtube.com/watch?v=huNs0OhMldk, min. 10:04). Se così non fosse, sarebbe l’ennesimo impegno non mantenuto da parte di questa amministrazione nei confronti dei cittadini dell’Idroscalo.

dr.Ing. Andrea Schiavone
Il Presidente
(nella foto: l’impegno preso da Alemanno con il Presidente di LabUr)

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Ostia: domani il Sindaco non presenterà i progetti del waterfront ai Cittadini

Dopo 3 rinvii la beffa per i cittadini del XIII Municipio. Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, domani alle 17.30 ha confermato l’appuntamento della presentazione dei progetti del Waterfront a Cineland, MA I CITTADINI NON POSSONO PARTECIPARE. Si tratta infatti di un appuntamento esclusivamente su invito ad alcune categorie che per altro sono già state invitate sia all’appuntamento degli Stati Generali a Febbraio, sia alla Luiss a Maggio. Questa cosa è INACETTABILE E DI UNA GRAVITA’ INAUDITA!!!
E’ l’ennesima dimostrazione che il Sindaco non solo non ha il coraggio di confrontarsi con i cittadini, ma che i progetti per il waterfront non esistono e non sono finanziati. Prova ne è la presentazione a Milano il 7 Giugno scorso all’EIRE (Expo Italiana Real Estate, salone dedicato ai protagonisti del ‘sistema’ immobiliare italiano ed internazionale) dove è stata presentata Roma City Investment, l’agenzia di Roma Capitale per la realizzazione del Piano Strategico di Sviluppo, in cui Tor Bella Monaca, waterfront e il patrimonio ATAC sono stati messi in vendita al miglior offerente. “Tre o quattro mesi ancora per rodare il nuovo meccanismo di Roma City Investment, che dopo i primi 24 mesi dovrà essere in grado di autofinanziarsi o di farlo parzialmente. Adesso c’è solo lo sforzo degli enti partecipanti”, lo ha detto il Sindaco Alemanno in tale occasione.
Questo non è Sindaco ma un piazzista.

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XIII Municipio: arrivano le Torri di Casalbernocchi

Altro cemento, questa volta a Casalbernocchi affianco ai palazzoni dell’ASL: 192 alloggi, 53.000 mc e 442 abitanti. L’iniziativa è della Acilia ’91 srl, società del Gruppo Scarpellini da sempre legata al centrosinistra sin da quando, nel 2003, gli Scarpellini figuravano come primi finanziatori dei Ds della Capitale con 49mila euro. Un progetto che si trascina da 5 anni, sbloccato il 6 luglio con determinazione dirigenziale a firma di Maurizio Bianchini, direttore del Dipartimento Politiche Abitative di Roma Capitale. In meno di 8 mesi la Soprintendenza Archeologica, la Regione Lazio, l’ASL e i vari dipartimenti del Comune hanno dato via libera ad una nuova colata di cemento in uno dei punti più critici del territorio: via di Ponte Ladrone a Casalbernocchi. Il XIII Municipio, nelle persone dell’Assessore all’Urbanistica, Renzo Pallotta, e del presidente della Commissione Urbanistica, Sergio Pannacci, ha nascosto questa ennesima speculazione edilizia, a loro nota da più di un anno, camuffata ancora una volta sotto le spoglie di ‘emergenza abitativa’. Infatti con questa operazione, verranno dati al Comune di Roma solo 48 alloggi (10.000 mc), addirittura sotto la soglia del 30% prevista all’inizio. Sono 5 anni che gli Scarpellini, usando DS, PDS e PD, portano avanti il loro progetto “Area Casal Bernocchi”. Si tratta di 116.000 metri cubi di cui 63.000 già edificati e destinati ad uffici e ambulatori della ASL RM-D e ad un centro commerciale. Il complesso ospita già un edificio di circa 8.000 mq ad uso direzionale per il quale si stanno ancora ‘verificando’ proposte di locazione e/o di acquisto. Nell’area dove verranno gli alloggi erano prima state previste due torri da 20 piani ciascuna per circa 200 appartamenti residenziali. Le volumetrie sono rimaste le stesse, ma le altezze sono state ridotte. Sarà un’altra bruttura del territorio voluta dalle giunte rosso-verdi Rutelli e Veltroni, finalizzata da Alemanno. Sempre nella stessa determinazione dirigenziale per l’emergenza abitativa, ha ripreso vita l’edificio di Via Luson all’Infernetto mentre è stato definitivamente cassato il progetto della Coop. Edilizia Palocco 84 in via Antifonte di Ramnunte. Tutto questo, nel silenzio del PD, dei Verdi e dei ‘Cemento Brothers’, Pallotta e Pannacci. I cittadini del XIII Municipio ringraziano, anche per l’inutile decentramento.

paula de jesus per LabUr

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A Roma si apre la campagna elettorale con i Piani di Zona

Ieri, presso la sala Gonzaga del Comando Generale della Polizia Municipale, durante il processo di partecipazione, si è scoperta la verità circa il progetto di densificazione urbanistica di 21 Piani di Zona (noti come ‘167’, piani per l’edilizia economica e popolare). A raccontarla un impreparato direttore del Dipartimento di Urbanistica, Ing. Errico Stravato, che ha finito per fare un intervento politico. Stravato ha accusato le precedenti giunte di centro sinistra per aver lasciato a Roma situazioni urbanistiche disastrose e senza fondi a disposizione.

L’obiettivo di Stravato è di recuperare un po’ di soldi (57 euro/mc) facendo costruire nuovi comparti edilizi dentro le 167. I soldi, secondo Stravato, rimarrebbero destinati dentro le singole 167 per portare avanti le opere incompiute (strade, scuole, servizi). Infatti quello che è emerso dagli interventi dei pochi comitati presenti, è che nelle 167 gli standard urbanistici (verde, parcheggi, scuole e servizi) non ci sono ancora, senza parlare che in alcuni casi non ci sono neppure le opere di urbanizzazione primarie (strade, fogne, etc.). Ridicolo dunque parlare, come fa Stravato, di ‘ristrutturazione urbanistica delle aree extra-standard’, perché in realtà nelle 167 non ci sono nemmeno gli standard. Ricordiamo che le aree delle 167 dovrebbero sorgere proprio con un eccesso di standard per consentire alle aree limitrofe, spesso nate con edilizia spontanea, di dotarsi di quanto mancante. Illogico dunque privare le attuali 167 del verde pubblico e dei servizi in più, per due motivi: il primo pratico, perché non ci sono neppure le dotazioni minime, l’altro teorico, perché decadrebbe il concetto urbanistico delle 167.

Stravato questo non lo sa e dice che i suoi uffici, quando hanno redatto il piano di densificazione, hanno tenuto conto di tutti i dati recandosi sul posto. Addirittura ha sostenuto che non ci saranno costi per la comunità in quanto le aree destinate alle nuove edificazioni sono di proprietà comunale. Stravato dimentica che quelle aree a suo tempo sono state pagate dai cittadini per rimanere secondo la destinazione urbanistica originale e dimentica anche che ogni 167 ha sempre un costo per l’intera comunità dovuto essenzialmente a 3 voci: esproprio dei terreni (in questo caso, già fatto a suo tempo), opere di urbanizzazione primaria (ca. 740 €/mq) e secondaria (ca. 6.700 €/abitante). Non solo, ma il Decreto Interministeriale 1444/68 prevede che per ogni nuovo abitante insediato ci siano 4,5 mq dedicati all’edilizia scolastica. Se consideriamo che nella densificazione dei 21 piani di zona verranno quasi 8 mila abitanti, con un incremento medio del 10%, e che nessuna scuola è prevista, neppure dove ancora le scuole mancano, si capisce che al bluff degli extra-standard si aggiunge quello della politica che comincia proprio nelle 167 la sua campagna elettorale per le amministrative del 2013.

Ieri infatti non solo Stravato ha svolto un ruolo politico e non tecnico, ma addirittura sono intervenuti al processo di partecipazione dei politici. Fuori luogo per esempio l’intervento del Responsabile PD del XIII Municipio, Andrea Storri, che, attaccando la giunta Alemanno, ha dimenticato che l’urbanistica a Roma l’hanno fatta proprio le 4 giunte rosso-verdi di Rutelli e Veltroni, compresi questi 21 piani di zona, scelti adesso da Alemanno tra i 36 del II PEEP precedenti alla deliberazione del Consiglio Comunale n.65/2006.

Se dunque le 167 sono state da sempre una bella ‘favoletta’ (perché non hanno mai portato a compimento gli obiettivi per cui erano nate), adesso si trasformano in un sistema per far cassa da parte del Comune di Roma e per aprire la prossima campagna elettorale. A rimetterci sempre i cittadini che a parte la denuncia poco possono fare e ai quali non viene detto che processi come quello indicato da Stravato, cioè il recupero di fondi dalle nuove costruzioni per realizzare le vecchie opere incompiute, è un processo che non partirà prima di 3 anni. Chi oggi ad esempio dunque non ha una scuola, non l’avrà ancora per molto tempo.

Paula de Jesus per LabUr

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Tutti i lunedì alle 19 presso lo stabilimento Urbinati

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