DISASTRO CAPOCOTTA: CHIESTO L’ANNULLAMENTO DEI BANDI PER I CHIOSCHI

capocottaNella giornata di giovedì 9 gennaio 2025 è stato presentato un esposto alla Capitaneria di Porto competente per segnalare l’occupazione senza titolo del Demanio Marittimo in località Capocotta da parte del Comune di Roma al quale è stata inoltrata istanza di annullamento in autotutela dei 2 bandi per l’affidamento dei 5 chioschi ivi esistenti, bandi aventi per oggetto la gestione dei servizi sulle dune di Capocotta all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Ricordiamo che i 5 chioschi sono (se ne indica il nome ‘storico’): Lotto A (Dar Zagaia), Lotto B (Mediterranea), Lotto C (Settimo Cielo), Lotto D (Porto di Enea) e Lotto E (Mecs Village).

Si tratta di due bandi, uno riferito a tre lotti (A, B e D, già aggiudicati nel 2024) e uno ai rimanenti due (C ed E), in fase di aggiudicazione nel 2025. Entrambi prevedono l’affidamento e la gestione dei singoli chioschi (con ristorazione), dei lotti ivi insistenti e delle aree dunali “di proprietà di Roma Capitale, dalla linea Sid al confine con la strada Litoranea come da planimetrie allegate”. 

In realtà, nelle ‘planimetrie allegate’ la c.d. “linea SID” non compare.

Si precisa che per “linea SID” viene inteso il limite a terra del Demanio Marittimo, detto anche “dividente demaniale”. Tale limite è graficizzato sul sito Portale del Mare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il Demanio Marittimo è pubblico e si estende dalla “linea SID” fino alla linea di costa, individuando quello che viene comunemente definito arenile o spiaggia pubblica. Per il Comune di Roma, i 5 chioschi non ricadono sul Demanio Marittimo.

Tuttavia l’affidamento previsto dai bandi consente, previa comunicazione a mezzo PEC, di noleggiare attrezzature per l’utilizzo privato in spiaggia libera, cioè ombrelloni e lettini, trasformando di fatto i chioschi in piccoli stabilimenti balneari ma senza concessione marittima.

IL PRECEDENTE

In data 10 luglio 2023, con nota CPRM.REGISTRO UFFICIALE.2023.0018846, la Capitaneria di Porto di Roma, con riferimento al tratto di arenile di Capocotta destinato alla pubblica fruizione, comunicava l’andamento della vigente dividente demaniale allegando gli estratti del Portale del Mare (SID). La linea risultava ininterrotta per tutto il tratto interessato e corrispondente alla linea dunale (cioè costituita dalle dune), definendo l’appartenenza o meno dei chioschi al Demanio Marittimo. In data 11 marzo 2024, il Comune di Roma pubblicava l’avviso pubblico per l’affidamento dei primi tre chioschi (Lotti A, B e D). 

Riscontrando in data 13 marzo 2024, sul SID, un differente andamento della dividente demaniale, veniva inviato da LabUr il 14 marzo 2024 un dettagliato esposto alla Capitaneria di Porto di Roma, alla Direzione Marittima di Civitavecchia, al Comune di Roma e alla Guardia di Finanza per segnalare tale ingiustificata variazione della dividente demaniale avvenuta dopo il 10 luglio 2023. Si osservava che in assenza di una precisa individuazione geografica o comunque referenziata della dividente demaniale, i tre chioschi presenti nel bando risultavano insistenti sul Demanio Marittimo (a differenza di quanto sostenuto nel bando) ma senza concessione marittima come invece dovuto.

In data 10 aprile 2024, la Capitaneria di Porto di Roma con nota m_inf.A1825B8.REGISTRO UFFICIALE.U.0009406.10-04-2024, rispondeva:

  1. che la dividente demaniale non aveva subito alcuna variazione dal 10 luglio 2023
  2. che era in corso un procedimento di verifica dell’ampiezza del Demanio Marittimo
  3. che la riscontrata non corrispondenza della dividente demaniale alle due date indicate doveva ritenersi una difformità dovuta alla “scelta di rappresentazione grafica operata sulla cartografia del portale S.I.D.

Era pertanto evidente (essendo presenti nella segnalazione le perimetrazioni delle particelle catastali, riferimento inconfutabile) che era stato commesso un grave errore. La questione non veniva più affrontata da LabUr per consentire il regolare svolgimento della stagione estiva, come richiesto dalle autorità preposte, al fine di garantire la pubblica e privata incolumità.

LA VERIFICA

Screenshot 2025-01-09 20.16.15In attesa della definizione del suddetto problema, si è consultato il Portale del Mare in data 9 gennaio 2025, riscontrando che la linea SID non risulta (come fino a tutto il 2024) ininterrotta e corrispondente alla linea dunale (dividente demaniale naturale, come confermato dalla Capitaneria di Porto di Roma). E’ infatti solo localizzata (linea in rosso) presso i Lotti A,B e D (del primo bando) ma spostata notevolmente in avanti (si porta l’esempio dei lotti A e B):
Screenshot 2025-01-09 20.20.22Screenshot 2025-01-09 20.21.03Considerando che per effetto delle mareggiate la linea di costa (linea in blu) è avanzata verso terra, finendo praticamente per coincidere con la linea SID (linea in rosso), scompare di fatto senza giustificazione il Demanio Marittimo e cioè la spiaggia a pubblica fruizione divenendo tutto l’arenile illegittima “proprietà del Comune di Roma”, come indicato nei bandi. Addirittura nella parte centrale (Lotto C) e terminale (Lotto E), quelle in aggiudicazione, neppure compare la dividente demaniale. 

 

 

CONCLUSIONI

Di fatto la spiaggia libera di Capocotta viene lottizzata dal Comune di Roma trasformando i chioschi in piccoli stabilimenti balneari senza concessione marittima in virtù di due bandi del tutto irregolari che si avvalgono di un andamento della dividente demaniale mutato senza alcuna trasparenza amministrativa.

Ricordiamo che per poter variare la dividente demaniale, fatto che la Capitaneria di Porto di Roma sostiene non essere avvenuto nel 2024, occorre, ai sensi del Codice della Navigazione, una precisa delimitazione del Demanio Marittimo mediante un procedimento disciplinato dall’art. 32 che mira a rendere evidente la demarcazione tra un bene pubblico (quello marittimo) e le proprietà confinanti, che siano private o patrimonio della Pubblica Amministrazione.

A Capocotta nulla di questo è avvenuto arrivando al paradosso che la più grande spiaggia libera del litorale laziale e forse d’Italia è priva del Demanio Marittimo per occupazione senza titolo da parte del Comune di Roma.

Per quanto sopra, in attesa di una trasparenza amministrativa ad oggi inesistente, si è richiesto di annullare i due bandi, ripristinando l’affidamento dei chioschi ai precedenti assegnatari per la predisposizione di una nuova gara, questa volta basata su un fondamento giuridico e non piratesco.

Nel video la condizione in cui versano i chioschi de “abbiamo riscritto una nuova pagina per Capocotta“. Così il Comune di Roma ad Aprile 2024

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