CAPITANERIA DI PORTO
COMUNE DI ROMA
REGIONE LAZIO
CARABINIERI
GUARDIA DI FINANZA
Roma, 01 luglio 2019
La sottoscritta dr.ssa Paula FILIPE DE JESUS, per conto di LabUr – Laboratorio di Urbanistica (http://www.labur.eu), a difesa di un interesse pubblico, intende integrare il precedente esposto del 21 giugno 2019 esponendo quanto di seguito narrato e chiedendone urgente riscontro da parte delle autorità di vigilanza preposte.
I NUOVI FATTI
A conferma di quanto sostenuto nell’originario esposto e cioè che il ripascimento costiero del tratto del litorale romano tra il I e il II pennello a levante del Porto Turistico di Roma, con sabbie provenienti dal dragaggio di fondali marini provenienti dall’avamporto del porto medesimo, non poteva essere eseguito in piena stagione balneare (1) , si è accertato che il Municipio X di Roma Capitale aveva pubblicato in data 18 aprile 2019 un avviso (2) informando la cittadinanza di una temporanea interdizione “tra il 1 maggio e il 15 giugno 2019” dell’area interessata dal ripascimento costiero “situata a sud del porto turistico, compresa tra il primo ed il secondo pennello, meglio individuata nell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio con Determinazione g172210 del 20.12.2018, direzione lavori pubblici, stazione unica appalti, risorse idriche e difesa del suolo“.
VISTO
– che la pubblicazione di tale avviso ne sottintende la necessità per poter eseguire i lavori di ripascimento durante la stagione balneare;
– che l’interdizione alla pubblica fruizione del tratto di arenile in questione, contenuta nell’avviso del 18 aprile 2019, non è confermata dalla Ordinanza sindacale di balneazione n.73 del 24 aprile 2019 e neppure dalla sua successiva rettifica (Ordinanza sindacale n.90 del 27 maggio 2019) e che anzi entrambe le ordinanze contemplano la fruizione di quel tratto di arenile, annullando di fatto l’avviso del 18 aprile 2019 anche perché rispetto ad esso successive;
– che in un articolo del quotidiano La Repubblica del 17 giugno 2019 (3) i responsabili dell’attività di ripascimento, Stefano CAVALLARI e Donato PEZZUTO, assicurano la regolarità dei lavori in corso, previsti terminare per venerdì 21 giugno 2019, ben oltre dunque la data indicata del 15 giugno di fine interdizione dell’area,
SI CHIEDE
immediato riscontro sulla regolarità dell’attività di ripascimento effettuata, non solo in funzione delle disposizioni riportate nell’art. 2.6.1 dell’Allegato Tecnico del D.M. 173/2016 sopra citato, ma soprattutto in funzione delle false dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dai i responsabili dell’attività di ripascimento, Stefano CAVALLARI e Donato PEZZUTO, riservandomi ogni ulteriore integrazione successiva del presente esposto con libertà di interessare le sedi giudiziarie preposte qualora emerga qualsiasi omissione di atti di ufficio, di controllo e di vigilanza.
In fede,
Paula FILIPE DE JESUS
(1) così come con chiarezza prescritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, D.M. n.173/2016, art. 2.6.1 dell’Allegato Tecnico in cui è testualmente riportato che “in caso di ripascimenti costieri, i sedimenti possono essere collocati nel sito di destinazione solo al di fuori della stagione balneare”
(2) https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio.page?contentId=IDS255294
(3) Ostia, sabbia dal porto per allargare la spiaggia libera. “Puzza ed è inquinata”, “No, tutto in regola, è pulita” (a firma di Salvatore GIUFFRIDA) https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/06/17/news/ostia_sabbia_ripascimento_fondali_del_porto-228975045/