OSTIA: TRA IGIENE PERSONALE E URBANISTICA MILIONARIA

Arancione e Nero Foto Palestra Poster_20240919_150656_0000L’affaire Falconi-Colonnese è la replica esatta di quanto accaduto con l’attuale Assessore municipale Andrea MORELLI (PD), segnalato da LabUr nel 2022 (1). All’interno del Municipio X, commissariato nel 2015 per mafia, non si dovrebbero ospitare personaggi della politica locale senza titolo: negli uffici (da quelli privati a quelli soprattutto della Pubblica Amministrazione) si entra infatti solo per motivi di lavoro, non per fare visite personali tra compagni di merenda.

 

IL PRECEDENTE

LabUr si interessò del c.d. ‘caso Morelli’ a fine settembre 2022 chiedendo spiegazioni al Direttore del Municipio X, Marcello VISCA, circa la costante presenza di Morelli a tutti gli incontri istituzionali. Visca si limitò, il 21 ottobre 2022 (prot. CO/0130190), a comunicare che il nominativo di Andrea MORELLI non risultava tra quelli della Segreteria della Presidenza e infatti non ricopriva alcun ruolo in Municipio X.

Nessuno disse o fece nulla e Morelli presenziò addirittura – presso il Dipartimento di Urbanistica, insieme alla Vice Presidente Valentina PRODON (PD) – in rappresentanza del Municipio X alla prima seduta della Commissione Speciale “P.N.R.R., Giubileo 2025, Esposizione Universale 2030”, tenutasi il 3 aprile 2023, e presieduta da Marco POSSANZINI (SI) con la partecipazione di Alessandro IEVA (M5S), Margherita WELYAM (PD), Sara ADRIANI (FdI), Raffaele BIONDO (PD), Giampaola PAU (PD) e Monica PICCA (Lega). Presente anche Federico STOLFI, delegato dell’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel GOTOR, per decidere della destinazione urbanistica dell’ex mercato Fiorenzo a Casa della Cultura.

Da qui la denuncia di LabUr e, a seguire, finalmente, la nota di Marco Possanzini del 3 aprile 2023 (prot. CO/2023/002252423), indirizzata a Falconi, Prodon e Visca, in cui chiedeva “di chiarire a che titolo il dott. Morelli accompagnava l’Assessore Prodon al tavolo capitolino”.

 

La vicenda sembrava la fotocopia di quanto accaduto nel periodo di Mafia Capitale con il braccio destro di Andrea TASSONE, Francesco VIGLIOGLIA (ex PSI), che l’allora Direttore del Municipio X, Claudio SACCOTELLI, sosteneva di non conoscere pur facendosi vedere in giro con lui.

Evidentemente la storia non è “magistra vitae”.

 

Il caso Morelli si concluse di fatto con una ‘sanatoria’. In data 5 aprile 2024 (Protocollo N. 53378), con propria ordinanza, Mario Falconi nomina Andrea Morelli Assessore alla Scuola e Politiche Giovanili (3.170,81 euro al mese lordi, diventati nel 2024 3.498,30, contro i 1.467,72 nel 2022 percepiti dalla sua predecessora, Angela MASTRANTONI, che si era dimessa).

 

Questa ‘sanatoria’ scontentò i Giovani Democratici del PD che rivendicavano un cambiamento di passo dopo aver ingoiato il boccone amaro già alle elezioni del 2021. Raffaele BIONDO e Margherita WEYLAM infatti si incatenarono al Municipio subito dopo le nomine di Giunta per chiedere discontinuità con l’Amministrazione Tassone. L’unica cosa che hanno ottenuto in 3 anni di amministrazione Falconi è stata la nomina a capogruppo PD in Municipio X della WEYLAM che non ha espresso alcuna ‘solidarietà’ a Falconi dopo lo scandalo mediatico denominato ‘sexgate’ e nonostante Alessandra COLONNESE (che di lavoro fa la promoter dei prodotti per l’igiene personale) sia la coordinatrice del circolo PD di Ostia.

Basterebbe questo per chiudere la vicenda ‘sexgate’, lasciare lo scranno così da togliere lo stipendio a tutti i ‘nemici’ politici. Ma si sa, “l’orgoglio fa più danni del petrolio”.

 

Nessun politico ha espresso solidarietà al Presidente Falconi, costretto ad inventarsi una mail (falconisocial@gmail.com) per inviare uno strampalato comunicato stampa.

Strampalate anche le dichiarazioni di Possanzini ai tempi del caso Morelli. Quando Morelli fu nominato Assessore, Possanzini nei giorni seguenti dichiarò: “ … sulla presenza di Morelli è chiaro che deve rispondere il Presidente, non posso rispondere io… La presenza di Morelli, purtroppo, è una questione che si è sedimentata in questi mesi, ma su cui deve rispondere il Presidente. Perchè Morelli segua il Presidente va chiesto al Presidente”, aggiungendo che nelle commissioni in cui lui aveva partecipato e dove c’era Morelli, non si era mai posto il problema: “me lo sono posto quando è uscita quella frase del Dottor STOLFI in commissione speciale”. Siamo a settembre 2024 e Falconi ai giornali parla di “sua leggerezza” nel caso Morelli.

 

Dubitiamo che esistano foto della presenza di VIGLIOGLIA, MORELLI e COLONNESE negli uffici mentre usano le dotazioni municipali o che il loro nome compaia nei verbali di Commissione o Consiglio, ma di testimoni oculari ce ne sono molti, così come filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza o video istituzionali, così come e soprattutto di testimoni oculari. Ad esempio, la capogruppo della Lega, Monica Picca, dichiara alla stampa che credeva che la Colonnese “fosse la segretaria del Presidente perché era ovunque”. E non è l’unica dichiarazione in tal senso.

 

Il vulnus è tutto qui: ci sono strumenti di controllo e regolamenti appositi per le visite in Municipio, ma soprattutto dovrebbe esserci la diligenza politica di ostentare la totale trasparenza su ogni cosa che accade negli uffici, soprattutto in un Municipio commissariato per mafia dove Falconi grida da anni che ha dovuto restituire addirittura delle deleghe a Roma per la pressione dei “poteri forti”.

Per la vita privata esistono bar, ristoranti e “le quattro stanze da letto” delle proprie abitazioni. Lo conferma al Corriere della Sera anche il Segretario del PD romano, Enzo FOSCHI (poi confermato dallo stesso FALCONI), che il Presidente del Municipio X e la coordinatrice del PD di Ostia “convivono”, aggiungendo che “per legge non è concessa la presenza di estranei nei Municipi, se questo è accaduto è una scivolata”.

Insomma, la violazione di una legge viene derubricata prima a “leggerezza”, poi a “scivolata”. Di certo la “costante presenza” deve aver ‘distratto’ molto il Presidente Falconi vista la gestione politica di questi ultimi 3 anni. E non regge assolutamente una delle innumerevoli tesi cangianti (quanto contradditorie) espressa in questi giorni dal Presidente Falconi e cioè che la colpa è del Sindaco Gualtieri che non gli ha mai dato il personale richiesto, confermando implicitamente che la Colonnese non andava nel suo Ufficio per portarlo fuori a pranzo (ma mon poteva aspettarlo sotto il Municipio?), bensì lo aiutava, gestendo dunque informazioni riservate al Presidente. Così come è incomprensibile che il Presidente neghi di essere stato ‘beccato’ in pineta però poi chiami il capo della Polizia Municipale del Gruppo Mare per sapere se ci sia un verbale. Se non c’è mai stato che motivo aveva? Mistero.

 

La questione dunque è passata – oltre che in Prefettura per le verifiche del caso, secondo quanto riporta Il Messaggero oggi – nella mani della politica locale e sarà proprio la Commissione Trasparenza di domani, 20 settembre, a confermare o smentire le dichiarazioni ad esempio di Monica Picca, Giuseppe CONFORZI (FdI) e Pietro MALARA (FdI e Presidente di Commissione) fatte ai giornali in questi giorni e cioè che la Colonnese era l’ombra del Presidente senza alcun titolo. Perché, lo ricordiamo, ‘compagna di lotta e di governo’ non è titolo riconosciuto.

 

Vedremo anche se il M5S ha visto la “presenza costante” della Colonnese in Municipio o invece è stato sempre impegnato fuori sede allo skatepark. Così come vedremo se Possanzini replicherà una richiesta di trasparenza, sempre quella del giorno dopo.

 

Una certezza, come LabUr, l’abbiamo. Era previsto un rimpasto di Giunta che non ci sarà più, e legato indissolubilmente alle grandi manovre economiche che stanno atterrando in ambito urbanistico sul Litorale romano. Centinaia e centinaia di milioni di euro e di metri cubi. La regola, si sa, oltre quella delle 3 esse per i giornalisti, è sempre la stessa “Follow the money’.

Che sia stata una polpetta avvelenata del fuoco amico, come sobilla Falconi, è possibile. Ma è inaccettabile che lui spari nel mucchio prendendosela – in perfetto stile venticello calunnioso, un po’ gallo cedrone un po’ Biden de noantri – con inesistenti movimenti politici di opinione, poi (nuovamente) con i “poteri forti” della lobby dei balneari, poi con Ostia Comune e domani chissà. Tutti tranne gli amici della parrocchietta, minacciando querele scomposte, anche contro i Direttori dei maggiori quotidiani nazionali. Farsi nuovi nemici non conviene mai, ma soprattutto sarebbe bene non dimenticarsi che la prima regola a cui lui dovrebbe attenersi, come ben sottolineano i più importanti dirigenti del PD per il caso Boccia-Sangiuliano, è l’Art. 54 della Costituzione: comportarsi con disciplina e onore.

 

(1) https://www.labur.eu/public/blog/2023/04/03/ostia-lignoto-andrea-morelli-si-okkupa-della-casa-della-cultura/

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