Dopo 24 anni di anarchia, torna un bando di gara rabberciato per affidare le spiagge di Capocotta. Preparato in fretta e furia, viene pubblicato all’indomani dell’ennesimo incendio di uno dei 5 chioschi (il MECS), incompleto, in alcuni punti inesatto, in altri dettagliato quasi che sia stato predisposto ad arte. Siamo alle soglie del Giubileo e sotto un’amministrazione comunale rosso-verde, proprio come 24 anni fa. Non crediamo ai miracoli e neppure a finti ambientalisti. L’esposto, come i precedenti che hanno portato l’autorità giudiziaria a fare chiarezza su questa parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, sarà seguito da altre richieste di chiarimenti, sempre e solo a difesa di un interesse collettivo e diffuso.
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E S P O S T O
(inviato alla Capitaneria di Porto di Roma, alla Direzione Marittima di Civita, al Comune di Roma e alla Guardia di Finanza)
Roma, 14 marzo 2024
Oggetto: variazione della linea della dividente demaniale in località Capocotta (Roma) dopo il 10 luglio 2023 e presunta irregolarità dell’avviso pubblico del 11 marzo 2024 relativo all’affidamento di tre chioschi di proprietà del Comune di Roma, nella suddetta località
LabUr – Laboratorio di Urbanistica (www.labur.eu), portatore di un interesse collettivo e diffuso,
PREMESSO
- che in data 10 luglio 2023 la Capitaneria di porto di Roma (Sezione Demanio) ha comunicato al sottoscritto “che l’andamento della dividente demaniale è visualizzabile tramite consultazione del Portale del Mare (SID) al seguente link: https://www.sid.mit.gov.it/mappa (si allegano estratti del tratto di area interessato dalla richiesta)” (CPRM.REGISTRO UFFICIALE.2023.0018846);
- che in data 13 marzo 2024 risulta, allo stesso link, differente andamento della linea della dividente demaniale (Allegato 1, in rosso la linea SID),
CONSIDERATO
- che in data 11 marzo 2024 è stato pubblicato un Avviso per l’acquisizione di offerte, finalizzato alla concessione in uso dei chioschi di proprietà di Roma Capitale siti all’interno del parco dunale di Capocotta (Lotti A, B, D);
- che i suddetti lotti corrispondono agli ex chioschi così denominati: Dar Zagaia (Lotto A), Mediterranea (Lotto B) e Porto di Enea (Lotto D);
- che in data 13 marzo 2024 durante la seduta presso il Municipio Roma X della Commissione Speciale Valorizzazione del Territorio e Litorale è intervenuta l’Assessore all’ambiente, Sabrina ALFONSI, che ha dichiarato che da luglio 2023 ad oggi la linea della dividente demaniale non ha subito variazioni,
PRESO ATTO
- che oggetto di affidamento della gestione sono le aree attrezzate, di proprietà di Roma Capitale e non appartenenti al demanio marittimo, misurate dalla linea SID al confine con la strada Litoranea (come da planimetrie allegate al suddetto Avviso)
VISTO
- che una nuova perimetrazione del demanio marittimo deve essere eseguita in termini di legge e pertanto, se confermata, avrebbe dovuto coinvolgere, come parte interessata, anche il Comune di Roma che invece ha dichiarato la non conoscenza di una nuova perimetrazione;
- che le aree oggetto di affidamento risultano identiche a quelle iniziali indicate nella Delibera di Giunta Comunale n.1540 del 30 luglio 1999, pur essendosi invece apparentemente ampliate per lo spostamento, verso mare, della originaria linea della dividente demaniale, generando una forte diminuzione del demanio marittimo,
per quanto sopra premesso, considerato, preso atto e visto
CHIEDE CON URGENZA
- di confermare o meno il diverso andamento della linea della dividente demaniale nel periodo compreso tra il 10 luglio 2023 e il 13 marzo 2024 e, se affermativo, in che data sarebbe avvenuto lo spostamento della dividente demaniale verso il mare, alterando di fatto le superfici dei singoli lotti originari
- di conoscere il posizionamento dei termini lapidei per l’individuazione della dividente demaniale e in che data è stato eseguito il rilievo topografico per l’inserimento delle coordinate geografiche.
Si osserva che in assenza di una precisa individuazione geografica o comunque referenziata della linea della dividente demaniale, i tre chioschi (di proprietà del Comune di Roma) risulterebbero insistenti sul demanio marittimo, senza concessione, in quanto posizionati oltre la linea dunale che rappresenta la dividente naturale (ALLEGATO 2). In tal caso, il bando risulterebbe irregolare.
ALLEGATO 1
ALLEGATO 2