Le recenti affermazioni avvenute per via stampa da parte della Società Verona srl, relativamente all’edificio R4 (con destinazione non residenziale) realizzato in via Luson all’Infernetto (RM), sono false e tendenziose. I fatti sono stati i seguenti:
- Il 7 Luglio 2007 il XIII Gruppo della Polizia Municipale invia alla U.O.T. del XIII Municipio la constatazione di violazione urbanistica dell’edificio in termini di traslazione del fabbricato, realizzazione di opere funzionali al cambio di destinazione d’uso e di canne fumarie.
- Il 13 Agosto del 2007 la U.O.T. del XIII Municipio (a firma dell’Ing. Cesare Tabacchiera) emana una determinazione dirigenziale (nr. 2800) in cui si intima alla Verona srl di procedere, entro 90 giorni, alla demolizione delle opere parzialmente differenti. Tale determinazione viene notificata alla Verona srl in data 20 Settembre 2007.
- Il 18 Ottobre del 2007, l’Ufficio Abusivismo del Comune di Roma (a firma del responsabile Massimo Miglio, prot. 07.6247/U) chiede spiegazioni alla U.O.T. del XIII Municipio perché si sia intimato il tempo di 90 e non di 30 giorni come previsto per Legge.
- Il 26 Ottobre del 2007 la U.O.T. del XIII Municipio (sempre a firma dell’Ing. Cesare Tabacchiera) emana una nuova determinazione dirigenziale (nr. 3640), annullando la precedente, in cui si intima alla Verona srl di procedere, entro 30 giorni, alla demolizione delle opere parzialmente differenti. Tale determinazione viene notificata alla Verona srl in data 29 Ottobre 2007.
- Il 5 Novembre 2007 viene notificato al TAR del Lazio il ricorso n.9371 della Verona srl contro il Comune di Roma.
- Il 19 Novembre si costituisce il Comune di Roma.
- Il 20 Novembre 2007 viene nominato un C.T.U. al fine di acquisire una relazione tecnica in ordine allo stato dei luoghi e sull’effettiva sussistenza delle contestazioni (la relazione è stata presentata il 7 Maggio 2008 e depositata il 27 Maggio 2008 in cui si afferma che è evidente la predisposizione degli angoli cottura ed è possibile demolire le canne fumarie)
- Il 21 Novembre 2008 la sentenza nr. 10557 emessa dal TAR del Lazio, sezione I-quater, così si esprime:
“pronunciando sul ricorso n.9371/2007, lo accoglie nei limiti indicati in motivazione e, per effetto, annulla il provvedimento impugnato nella parte in cui ingiunge la demolizione dell’intervento edilizio consistente nella <traslazione del posizionamento del fabbricato realizzato>; lo respinge per la rimanente parte”
Pertanto il nome del dr.Ing. Andrea Schiavone mai compare nel ricorso della Verona srl, così come mai compare il nome di LabUr XIII presieduto dallo stesso Schiavone, invece più volte citato dalla Verona srl per mezzo stampa.
Inoltre le dichiarazioni comparse a nome della Sig.ra Diana Giorgio della Verona srl sul quotidiano Nuovo Oggi del 10 Marzo 2008, pagina 9, che “la sentenza del TAR ha dato pienamente ragione alla Verona srl” sono false per quanto sopra esposto. Sono altresì inesatte, per lo stesso motivo, le dichiarazioni rilasciate dall’Avvocato Alfredo Vasta a La Gazzetta del Litorale (riportate anche sul sito internet al puntatore http://www.lagazzettadellitorale.com/col2.html) dove dichiara che ‘Dopo quasi due anni di standby è possibile procedere alla vendita degli immobili’.
Tanto si doveva per migliore informazione. Nei prossimi giorni chiariremo invece la motivazione espressa dal TAR del Lazio circa la traslazione dell’edificio, dovuta (si legge) “per indeterminatezza dell’operato dell’Amministrazione”, vale a dire per la non chiarezza espressa nelle determinazioni dirigenziali prodotte dall’U.O.T. del XIII Municipio.
LabUr XIII
Il Presidente
dr. Ing. Andrea Schiavone