Infernetto, 18 Dicembre 2008 – Il progetto è del 20 Novembre 2007, l’inizio lavori è del 6 Dicembre dello stesso anno, ma ancora non si conosce la data di quando i lavori finiranno. A due settimane dal primo compleanno, la rotatoria di Via Cilea è più pericolosa di prima.
Se una volta il problema era un incrocio dove le macchine non vedevano arrivare le altre, adesso il problema non solo è rappresentato da una viabilità assurda (su cui torneremo non appena ci diranno esser finiti i lavori) ma soprattutto da un cantiere abbandonato e lasciato non in sicurezza per i Cittadini. I marciapiedi attorno alla rotatoria sono disseminati da pozzetti senza chiusura (almeno 6), dove caderci dentro è più facile che evitarli, un cartello pubblicitario rischia di cadere da un momento all’altro e addirittura un lampione è rimasto in mezzo alla strada. Senza contare che un camion di colore rosso (perennemente in sosta al centro della rotatoria stessa) adesso è stato letteralmente parcheggiato sul marciapiede opposto, impedendo il passaggio dei pedoni. Perché l’altro inspiegabile mistero è che questa rotatoria, costata 100 mila euro alle tasche dei Cittadini e oggi un cumulo di terra, non prevede alcun attraversamento pedonale e non solo per i diversamente abili. Non ci sono scivoli e l’unico passaggio previsto è in curva su Via Boezi: peccato che qui il marciapiede non abbia neppure la larghezza necessaria per far passare una carrozzina. Ma purtroppo questo non è stato l’unico errore. Addirittura la larghezza della carreggiata da Via Cilea verso Via Romani era stata prevista di 1,80 mt, contro ogni prescrizione delle norme italiane. Sarebbe da chiedersi come mai tutta questa improvvisazione per un’opera pubblica di semplice realizzazione. Il progetto, sbagliato dall’inizio, è cambiato almeno 5 volte e ancora non è finita. Qualcuno pagherà questi errori ? Sarebbe da chiederlo a chi con molta superficialità ha dichiarato che alla fine sarebbe stato tutto perfetto. Speriamo che lo sia anche il rendiconto economico dei lavori e che i Cittadini non siano costretti a ricorrere alla Corte dei Conti per denunciare questa vergogna.
O.L.P. – Osservatorio Lavori Pubblici
Commissione Vigilante