100 milioni di euro a Torre quando ne basterebbero 5. Rampelli, Crosponi e Stravato impongono ad Alemanno una scelta sbagliata. Cosa dire poi dei quasi 7 milioni di opere pubbliche già previste dal 2005 e mai realizzate per riqualificare Tor Bella Monaca ? Incompatibilità urbanistica con il piano di Alemanno: si preconfigura un danno erariale.
Alemanno da i numeri. Ha dichiarato: “L’idea è quella di costruire un altro po’ di case per finanziare questa realtà. Passeremo da 76 ettari di edificato a circa 98. Dunque un 20% in più che sarà costituito sia di case popolari che di mercato“. Si tratta in realtà di 19 ettari (da 77,7 a 96,7), un 25% in più che corrisponde ad un aumento in cubatura del 75% sul costruito attuale. Quindi l’idea di Alemanno “di costruire un altro po’ di case” si traduce in 1,5 milioni di mc di cemento, oltre 6 mila nuovi appartamenti. L’operazione non sta in piedi urbanisticamente e non è a costo zero. Il Comune spenderà infatti 342 milioni di euro, vale a dire più di 24 milioni per ognuna delle 14 Torri da abbattere, contro un costo di 5 milioni ciascuna per ristrutturarle. Sommandoci gli altri 75 milioni di euro che per ogni Torre spenderanno i privati, siamo a 100 milioni di euro per Torre. Follia pura perchè mentre il Comune non ci guadagna ma spende, i privati non spendono e ci guadagnano. Loro, infatti, avranno le spese (1045 milioni di euro) coperte totalmente dalla vendita delle case ottenute con i premi in cubatura e guadagneranno vendendo caro tutto quanto il resto. Sempre che si siano fatti bene i conti e che i costi di costruzione per 1.100.000 mq rientrino negli importi previsti. Alemanno ottiene così un triplice vantaggio: regala cubature ai costruttori (che gli pagheranno la campagna elettorale del 2013), illude i cittadini parlando di nuove e più confortevoli case (sperando sui loro voti) e fa felice il suo amico deputato Fabio Rampelli (architetto classe 1960), da sempre sostenitore della ‘rigenerazione’ di Tor Bella Monaca (ne parla da aprile 2009). Rampelli, con Alemanno e Augello, è il vero uomo forte della destra nel Lazio, amico di lunga data dell’Arch. Cristiano Rosponi (Presidente della Fondazione CE.S.A.R. Onlus, di cui Léon Krier, progettista del masterplan di Tor Bella Monaca, è Componente del Comitato Scientifico) e dell’Ing. Errico Stravato, Direttore del Dipartimento di Urbanistica del Comune di Roma. Peccato che tutto questo fior fiore di architetti ed ingegneri si sia dimenticato di dire, nella presentazione del ridicolo master plan presentato giorni fa, cosa ne sarà dei circa 6 milioni e 230 mila euro previsti per le 27 opere pubbliche incluse nel Programma di Recupero Urbano di Tor Bella Monaca (PRU 03 ex art. 11, legge n. 493/1993), in vigore dal 30 novembre 2005 e mai terminato. Queste opere pubbliche non sono urbanisticamente compatibili con il progetto di demolizione/ricostruzione: si configura un reato ai danni dell’erario? Alemanno è come Cimabue: fa una cosa e ne sbaglia due.