INFERNETTO, VIA CECCAROSSI: UN “COLPO DI GENIO” LA RIAPRIRA’?

ceccarossiPer le strade dell’Infernetto serve un colpo di genio“. Queste le parole di Marco BELMONTE, Presidente della Commissione Urbanistica del Municipio X, durante la seduta odierna per discutere la riapertura di via Domenico Ceccarossi all’Infernetto in seduta congiunta con Leonardo DI MATTEO, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Municipio X.
Via Ceccarossi è chiusa da anni nonostante sia stata collaudata ma non presa in carico dal Municipio X. Una strada importante chiusa al traffico dove sarebbe previsto il passaggio della linea ATAC 065.

IL “COLPO DI GENIO”
Nella seduta di oggi, 11 ottobre 2023, è emerso che esiste solo un indirizzo politico per far spendere sulla strada parte del milione di euro che il Dipartimento Urbanistica del Comune ha destinato alla progettazione e realizzazione di NUOVE strade nelle periferie. Questo sarebbe il “colpo di genio“. Peccato che via Ceccarossi non sia una nuova strada e che non si tratti di progettazione ma di manutenzione straordinaria per aver da troppo tempo omesso quella ordinaria. Inizialmente erano piccoli problemi, poi sono arrivate le voragini.chr hanno pregiudicato la privata e pubblica incolumità.

Entro fine anno, secondo quanto è stato riferito in Commissione, si dovrebbe concludere la “progettazione” preliminare del tratto chiuso di via Ceccarossi, prelevando i soldi necessari anche da quelli dell’ACRU Infernetto (Associazione Consortile di Recupero Urbano) che ha realizzato la strada, ed interessando gli uffici tecnici di Risorse per Roma Spa perché a detta di Gabriele SANI (Direttore Tecnico del Municipio X) “da tempo non si progetta più internamente per mancanza di personale” ma si affida tutto all’esterno, con ulteriori costi per i cittadini. Sempre secondo SANI, una volta pronto il progetto, il Municipio X prenderà in carico la strada, preparerà il bando di gara e seguirà i lavori.

Secondo il Dipartimento di Urbanistica, però non è sufficiente l’indirizzo politico per poter riaprire la strada. A sostenerlo è l’Arch. Maria PORSI, Responsabile dell’Ufficio monitoraggio del processo di attuazione delle Convenzioni Urbanistiche e impianti tecnologici, che ha sostenuto che l’iter amministrativo relativo alla strada si è concluso con la sua consegna al Comune da parte dell’ACRU nel 2013 e collaudata nel 2015, pur mancando ad oggi la sua presa in carico. Il Dipartimento ha redatto infatti una dettagliata relazione tecnica elencando tutti i problemi occorsi segnalando, appunto, che “per opere da ripristinare in via straordinaria non si possono impiegare fondi per opere da realizzare ex novo“.

Nulla smuove però la volontà politica del Municipio X dalla sua decisione, sostenuta anche dall’Assessore municipale ai Lavori Pubblici e Patrimonio, Guglielmo CALCERANO. A dar maggior forza è intervenuto Guido STAFFIERI, membro dello Staff dell’Assessore comunale all’Urbanistica, Maurizio VELOCCIA, dichiarando che si è davanti “a una dinamica complessa ma già impiegata in altre situazioni simili. Occorrerà capirne i dettagli e approfondire gli impegni presi, che non saranno disattesi. Di certo non è un ripristino perchè esistono problemi maggiori. L’ammontare del progetto preliminare verrà fornito a breve“. Ricordiamo che l’ammontare della spesa prevista un anno fa non superava i 35 mila euro che dunque saranno ampiamente superati.

Dunque tutti d’accordo o quasi. Per Marco BELMONTE la strada va riaperta a prescindere dalla normativa e il metodo va applicato anche in altre situzioni presenti nel Municipio X. Per Leonardo DI MATTEO, il Municipio X deve prendersi le proprie responsabilità: la strada va riaperta a spese del Municipio e non dei frontisti, come invece affermarono a gennaio 2021, gli uffici municipali a guida M5S. Per Guglielmo CALCERANO, esistono due aspetti: risolvere il problema e chiarire le responsabilità dei ritardi e dei conseguenti danni per la contabilità pubblica. Per il consigliere municipale Marco POSSANZINI addirittura le normative sono un fatto secondario rispetto alla riapertura. Dulcis in fundo, l’opinione di Gabriele SANI: “io rispondo solo da un punto di vista tecnico. Non conosco molto bene la vicenda non avendo a disposizione tutti gli atti. Sarà difficile individuare le responsabilità tecniche e amminnistrative“. Peccato, bastava leggere la relazione del 2021 sopra citata e sfogliare gli articoli di LabUr prima di venire in Commissione.
Anche l’Architetto Flavio PONTI dell’ACRU è disposto a collaborare nonostante due anni fa venisse considerato dall’Amministrazione tutta il responsabile dei problemi.

Se tutto andrà secondo il programma del Municipio X, la strada non sarà riaperta prima di aprile 2024. Nel frattempo seguiremo le vicende, acquisiremo nuovi atti e informeremo la magistratura contabile affinchè verifichi la regolarità contabile di tale presa di posizione, ancora non supportata da un parere dell’Avvocatura Capitolina.
Ottimo infatti la volontà politica di riaprire la strada (lo strilliamo da anni), ma non è possibile un colpo di spugna sugli errori amministrativi pagati per oltre 10 anni dai cittadini. I responsabili hanno nome e cognome.

Qui l’intervento di Evoluzione Civica (VIA CECCAROSSI, SMENTITI I 5S MA LA “NUOVA” STRADA È IN SALITA) che, insieme a LabUr, da anni si batte per la riapertura di via Ceccarossi.

 

 

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