“Tu metti la sdraio e il lettino e in cambio mi dai il bagnino” (cit.)
Secondo Giuseppe SESA, Assessore al Bilancio del Municipio X, i fondi stanziati per l’assistenza ai bagnanti sulle spiagge di Ostia Ponente erano sufficienti. Addirittura, sempre secondo SESA, gli atti di indirizzo politico impegnavano il Direttore apicale (Carla SCARFAGNA) a procedere per posizionare i bagnini sulle spiagge di competenza. Agosto, muore un uomo proprio su una spiaggia libera di Ostia ponente, rimasta senza bagnini.
Ricordiamo al confuso Assessore al Bilancio che per la stagione balneare 2022 il Municipio X, per sua stessa ammissione, non ha potuto assicurare i servizi necessari alla balneazione sul tratto di arenile di competenza per la scarsa disponibilità di risorse economiche. Lo stanziamento previsto nel Bilancio 2021-2023, sull’annualità 2022, infatti, è risultato esiguo rispetto alle pregresse stagioni balneari per cui sul tratto di arenile di Ostia Ponente si è preferito assicurare, a spese del Municipio, la sola vagliatura meccanica delle spiagge e la fornitura di bagni chimici piuttosto che i bagnini.
Infatti, con D.D. CO/893/2022 del 27 aprile 2022 è stato deciso, per le spiagge libere, di includere il servizio di salvamento all’interno dell’affidamento dei servizi connessi alla balneazione rivolto ai privati. Tre spiagge (una, quella dove si è verificato il triste episodio) non sono state assegnate nonostante sia “una zona ad alta densità di popolazione” e il relativo bagnino è stato sostituito con un imbarazzante cartello, costo 20 euro, indicante l’assenza di assistenza a mare perché la decisione politica sarebbe stata dettata da “nelle spiagge pubbliche non c’è bisogno“. Ma già il 15 aprile 2022 (prima del citato bando) la Regione Lazio aveva stanziato 2,5 milioni di euro per aiutare i Comuni del litorale laziale a gestire le spiagge libere in totale sicurezza per la nuova stagione balneare, disponendo per il Municipio X ben 322mila euro che non si sa a questo punto che fine abbiano fatto.
Chiediamo dunque al navigato Assessore Giuseppe SESA di rendere pubblico tale dato e di informare del suo operato il Segretariato di Roma Capitale, l’ANAC e le forze dell’ordine che stanno indagando sulla regolarità del bando con cui sono stati affidati i servizi connessi alla balneazione.
Se i bagnini possono essere una voce in uscita per un ragioniere, la vita di un essere umano non ha invece prezzo, mai. Dove ha dirottato, l’indispettito Assessore, i fondi della Regione Lazio destinati proprio alla Sicurezza nelle spiagge libere?