E’ illegittimo l’inserimento dell’arenile di Castelporziano nel Piano di Utilizzazione degli Arenili del Comune di Roma in totale violazione dell’assoluta indipendenza ed autonomia del Presidente della Repubblica, rispetto alle altre pubbliche amministrazioni, nella gestione e cura dei beni attribuitigli
dalla legge. Diffidato l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio VELOCCIA. La Regione Lazio infine, non ha alcuna competenza sull’arenile di Castelporziano sia per le deleghe ricevute dallo Stato sul demanio marittimo, sia per la Convenzione del 1965 con cui la Presidenza ha concesso ai romani la libera fruizione di un suo bene.
*****
ATTO STRAGIUDIZIALE DI INVITO E DIFFIDA
con valore di Esposto
COMUNE DI ROMA, REGIONE LAZIO, PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
p.c.
CORTE DEI CONTI, PROCURA DELLA REPUBBLICA
GUARDIA DI FINANZA, CAPITANERIA DI PORTO DI ROMA
AGENZIA DEL DEMANIO, ANAC
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
OGGETTO: Illegittimo inserimento dell’arenile di Castelporziano nel Piano di Utilizzazione degli Arenili del Comune di Roma; violazione dell’assoluta indipendenza ed autonomia del Presidente della Repubblica
*****
Roma, 01 agosto 2022
LabUr – Laboratorio di Urbanistica (http://www,labur.eu) in quanto portatore di interessi diffusi degli utenti che fruiscono del litorale romano e perciò avente un interesse diretto, concreto ed attuale affinché chiunque voglia liberamente accedere agli arenili suddetti, possa essere tutelato da precisi e chiari riferimenti normativi in termini di gestione del demanio marittimo,
PREMESSO
- che con l’art. 59 del d.P.R. n. 616 del 1977 sono state delegate alle regioni le funzioni amministrative sul demanio marittimo avente finalità turistiche e ricreative;
- che la Regione Lazio ha sub-delegato al Comune di Roma le predette funzioni;
- che la Regione Lazio con l’articolo 46, comma 1, della l.r. 13/2007 e s.m.i., ha previsto che “per garantire l’utilizzazione programmata e razionale delle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, la Regione adotta” un Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) tenendo conto anche del relativo piano adottato dai comuni;
- che in data 31 luglio 2022 sul quotidiano ‘La Repubblica’ a pagina 2 della Cronaca di Roma l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio VELOCCIA, ha dichiarato di voler approvare in Giunta Capitolina la bozza del PUA comunale da sottoporre all’approvazione della Regione Lazio includente l’arenile di Castelporziano,
CONSIDERATO
- che la tenuta Presidenziale di Castelporziano, ben definita in atti e in planimetria, è dotazione del Presidente della Repubblica in virtù della Legge n.1077 del 09 agosto 1948 pur rimanendo nella sua interezza un bene del patrimonio indisponibile dello Stato;
- che al Presidente della Repubblica deve essere riconosciuta una assoluta indipendenza ed autonomia, rispetto alle altre pubbliche amministrazioni, nella gestione e cura dei beni attribuitigli dalla legge e che dunque la Regione Lazio e tantomeno il Comune di Roma non possono disporre dell’arenile di Castelporziano in termini di programmazione e utilizzazione senza preventivo assenso della Presidenza della Repubblica, sempre e comunque nel totale rispetto della convenzione rep.n. 50213 del 14 luglio 1965 registrata all’Ufficio Registro di Roma in data 17 luglio 1965, vol. 17653 firmata tra più Enti,
VISTO
- che la Regione Lazio non ha alcuna competenza sull’arenile di Castelporziano in base alle leggi e alla convenzione sopra citate e che pertanto non può per legge decidere sull’utilizzo dell’arenile di Castelporziano autorizzando in tal senso il PUA comunale,
INVITA
la Regione Lazio e la Segreteria della Presidenza della Repubblica ad aprire una verifica amministrativa su quanto sopra esposto
DIFFIDA
il Comune di Roma a stralciare dalla bozza del PUA la posizione dell’arenile di Castelporziano
INVIA
alla Procura di Roma, alla Corte dei Conti e all’autorità di vigilanza per opportuna conoscenza