Nelle ultime due sedute del Consiglio del Municipio Roma X, ieri ordinario, oggi straordinario, è andato in onda il naufragio delle politiche ambientali del M5S.
Il rischio idrogeologico dell’entroterra ostiense, come ammesso dal Presidente della Commissione Ambiente del Municipio X, Francesco Vitolo (link da 1h:58m), è rimasto tale e quale: senza le giuste figure professionali in grado di dar seguito alla progettazione, nessuno dei 110 interventi indicati dall’Università RomaTre è stato attuato.
La difesa costiera, a tutela del patrimonio ambientale e dell’industria turistica-balneare, viene confusa con il ripascimento e le mareggiate con il fenomeno dell’erosione. Disastroso, quando non inutile, l’Assessore all’Ambiente del Municipio X, nonché Vice Presidente, Alessandro Ieva, impegnato a farsi selfie in pose plastiche mentre raccatta un sacchetto dell’immondizia e/o durante l’asfaltatura di pezzi di strada, ignorando però che non è pagato per fare l’operatore Ama e/o che la fresatura delle radici delle alberature non sempre viene autorizzata. Nessuno dimentica l’episodio di inizio mandato in cui fece tagliare un pino per far spazio alle cucine della Festa de L’Unità ad Ostia Antica.
In questo deserto amministrativo spicca però su tutti il consigliere municipale del M5S Vittorio Allegrini, ex verde, ex ambientalista, che durante l’odierno Consiglio Straordinario sull’erosione, è stato colto dal fenomeno psicoanalitico della rimozione quando la capogruppo della Lega Municipio X, Monica Picca, gli ha ricordato le gesta di Angelo Bonelli (oggi presidente della Federazione dei Verdi), suo grande amico e presidente dal 1993 al 1994 dell’allora Circoscrizione XIII (oggi Municipio X). Sono cose che possono capitare in presenza documentale.
La vicenda riguarda la spiaggia di Castelporziano, quella ceduta nel 1965 in convenzione al Comune di Roma dal Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. La spiaggia aveva una linea di costa di 2.150 metri lineari ma, come denunciarono più volte gli allora consiglieri di Ostia, Cesare Morra (Rifondazione Comunista) e Francesca Barile (Verdi), nonché, in Parlamento, Gabriella Pistone (Rifondazione Comunista), Angelo Bonelli firmò, con atto di fine mandato (OS/73 del 31 dicembre 1993), una concessione di soli 1.810 metri. Oggi, per il Comune di Roma, la spiaggia misura 1.917 metri. Qualcosa non torna. Siamo certi che dopo 26 anni ad Allegrini tornerà la memoria.
LabUr, Laboratorio di Urbanistica, che da anni è impegnato sul territorio a difendere un interesse diffuso collegato alla trasparenza degli atti amministrativi e alla tutela dei beni pubblici, prendendo spunto dai fatti sopra narrati e dalla odierna bocciatura da parte del M5S della proposta di risoluzione presentata dalla Lega, si impegnerà nei prossimi mesi a far pervenire nelle sedi opportune dettagliate relazioni, denunciando quanto il M5S ha finora omertosamente nascosto.