La Prefettura di Roma ha sensibilizzato gli uffici competenti circa i nostri precedenti esposti. Emergono infatti nuovi imbarazzanti aspetti della vicenda che meritano di essere segnalati e resi pubblici affinché si faccia chiarezza su questo grave episodio di mancata trasparenza amministrativa da parte del Municipio Roma X e dell’Assessore Pietro CALABRESE
(di fianco: foto della c.d. ‘pista ciclabile’)
Roma, 10 agosto 2020
OGGETTO: PRECISAZIONI – Esposto Pista Ciclabile lungomare di Ostia (RM): presunta violazione dell’Ordinanza del Sindaco n.107/2020, del Codice della Strada, del Codice Penale
Il sottoscritto dr.Ing. Andrea SCHIAVONE, presidente di LabUr (www.labur.eu) , a tutela di un interesse diffuso, precisa quanto segue, ad integrazione dei precedenti esposti già inoltrati.
A seguito della nota pervenuta al sottoscritto dalla Prefettura di Roma (prot. n.0275175 del 7 agosto 2020), con la quale si assicura di aver sensibilizzato gli uffici competenti circa il contenuto dei precedenti esposti inviati da LabUr e relativi alla c.d. “pista ciclabile” in corso di realizzazione sul lungomare di Ostia,
SI PRECISA QUANTO SEGUE
Secondo il Direttore del Municipio Roma X (Nicola DE BERNARDINI) nonché per affermazione del presidente e vicepresidente del Municipio Roma X (Giuliana DI PILLO e Alessandro IEVA), si sta realizzando sul lungomare di Ostia una “pista ciclabile temporanea”, “sperimentale”, il cui riferimento normativo è “l’articolo 3,punto 39 del Codice della Strada” e non “l’articolo 229, comma 3, punto 2 del Decreto Rilancio”, per la quale “i veicoli parcheggiati parallelamente alla ciclabile sono da considerarsi a tutti gli effetti delimitatori di protezione” (!!!)
Diversamente il Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale ha espresso un parere negativo a tale decisione sin dalla data del 5 maggio 2020, come ribadito durante la seduta municipale della Commissione II Mobilità Lavori pubblici e Urbanistica del 27 luglio 2020 da parte di Antonello DI PAOLO, responsabile delle attività delle Sezioni di Polizia Stradale Interna ed Esterna del Gruppo X Mare..
In particolare è stato ribadito dalla Polizia Locale che un progetto di pedonalizzazione
del lungomare (comprensivo di pista ciclabile) è stato presentato al Gruppo X Mare prima il 5 maggio e poi il 12 e che subito si è evidenziato che la realizzazione di aree pedonali e piste ciclabili è solo competenza della Giunta Comunale e non Municipale (art.7 comma 1 del Codice della Strada e punto 3.2 del Regolamento Viario del PGTU di Roma Capitale nonché art.66 del Regolamento del Decentramento Amministrativo di Roma Capitale).
I FATTI
Alla data del 27 luglio, come affermato in Commissione, il Gruppo X Mare non era a conoscenza del nuovo progetto della pista ciclabile redatto dalla Risorse per Roma Spa in variante di quanto inserito, come misura di contenimento per l’emergenza Covid19, all’interno dell’Ordinanza del Sindaco n.107/2020 per la gestione della stagione balneare 2020.
Infatti il Municipio Roma X già il 26 maggio, con delibera di giunta n.9, aveva approvato (pur con parere contrario della Polizia Locale) l’istituzione di un’enorme area pedonale su tutto il lungomare di Ostia, prevedendo al suo interno una pista ciclabile. Tale progetto (se veramente di competenza del Municipio Roma X e di necessaria realizzazione durante l’emergenza sanitaria) non è mai stato realizzato per oltre 2 mesi.
Dopo la Commissione del 27 luglio il direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI (firmatario del primo progetto), senza produrre nuovi atti, ha chiesto il 30 luglio al Gruppo X Mare l’emissione di una determinazione dirigenziale per una temporanea istituzione di una nuova disciplina di traffico sul lungomare al fine di dare inizio alla realizzazione di una non meglio precisata “pista ciclabile”.
Integrando il 31 luglio la richiesta con un cronoprogramma e ottenuta la determinazione il 1 agosto, i lavori della pista ciclabile sono iniziati il 4 agosto, con tutte le presunte irregolarità segnalate negli esposti di LabUr (soppressione fermate ATAC comunicate in ritardo, etc.).
Da notare che la determinazione prevedeva solo l’istituzione di un temporaneo divieto di sosta presso le aree interessate dai lavori e la cancellazione della segnaletica orizzontale, come richiesto dal Municipio, ma non costituiva alcuna autorizzazione della realizzanda pista ciclabile. Inoltre, alla data del 4 agosto (inizio lavori) era ancora vigente il progetto del 26 maggio in quanto la variante è stata approvata (persistendo la contestazione della Polizia Locale sulle competenze) solo in data 5 agosto con delibera di giunta n.25 del Municipio Roma X, pubblicata il 6 agosto sull’Albo Pretorio online.
CONSIDERATO
che, a prescindere dalle contestazioni sulla realizzazione della pista ciclabile che LabUr continuerà a documentare, si evince una sostanziale illegittimità dell’iter autorizzativo di questa nuova “pista ciclabile” che, per la sua improvvisazione e per negligenze progettuali, sta generando notevoli disagi alla cittadinanza tutta (deviazione linee ATAC, servizio raccolta AMA, zone carico/scarico merci per le attività commerciali, parcheggi per disabili,
colonnine ricarica auto elettriche, etc.),
SI OSSERVA
che non è più tollerabile che un tema come l’emergenza sanitaria generi situazioni giuridicamente dubbie come l’imposizione non partecipata di una pista ciclabile sul lungomare di Ostia, mettendo a rischio l’incolumità di ciclisti, automobilisti e pedoni.
Seppure la bicicletta sia stata individuata come uno dei veicoli da privilegiare per creare una Rete di Mobilità di Emergenza, andando ad operare azioni mirate per realizzare a basso costo e in breve tempo corridoi di mobilità per decongestionare il traffico motorizzato (cfr. p.es. l’articolo 229 del decreto n.34 del 19 maggio 2020), non è ammesso andare in deroga a tutti i principi di trasparenza e regolarità amministrativa, compromettendo la sicurezza stradale.
In fede,
dr.Ing. Andrea SCHIAVONE