STADIO DELLA ROMA: DENUNCIA PER FALSO IDEOLOGICO

Viabilità e mobilità nuovo stadio della RomaLa realizzazione del nuovo stadio della AS Roma a Tor di Valle sta avendo inizio con una serie di falsi ideologici, cioè con una serie di menzogne in atti pubblici, un reato punibile fino a 2 anni di reclusione. A commetterlo, oltre il Sindaco Marino e molti amministratori locali, soprattutto l’assessore alla Trasformazione Urbana, Caudo. E’ per questo motivo che entro settembre, in attesa di tutte le pubblicazioni dovute per legge e avvalendoci della professionalità dell’avvocato penalista Savino Guglielmi, presenteremo alla Procura di Roma una dettagliata denuncia, cui seguirà una conferenza stampa.

Un nuovo stadio privato a Roma non è di alcuna pubblica utilità, soprattutto per il fatto che al momento, pur essendoci ottimi impianti di proprietà di Roma Capitale come il Flaminio, il Fulvio Bernardini a Pietralata o il Pasquale Giannattasio ad Ostia, nessuna squadra di serie A, B o C può giocarci. Perché gli interventi per l’impiantistica sportiva devono sempre favorire i privati, come nel caso dei recenti Mondiali di Nuoto? Che dire poi dello storico Campo Testaccio dove è ancora tutto fermo tra un ricorso amministrativo e l’altro? Se veramente la Legge di Stabilità 2014 (nr. 147/2013) mediante l’articolo 1, comma 304-305, intendeva introdurre una nuova procedura per la realizzazione e l’ammodernamento degli impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli stessi impianti e degli spettatori, tutto sembra disatteso. Analogamente, se il 5 settembre il Comune di Roma ha dichiarato il pubblico interesse della proposta in funzione delle opere di viabilità e mobilità necessarie allo stadio, non possiamo dimenticare le affermazioni dello stesso Assessore Caudo rilasciate il 14 luglio durante un intervento al IX Municipio: “il sistema delle infrastrutture deve risolvere parte dei problemi che oggi ha quell’area, non deve essere funzionale solo allo stadio”. Dallo schema in figura si capisce che non è così e questo verrà dettagliato nella denuncia, confrontando il progetto con quello previsto per il corridoio intermodale Roma-Latina.
Realizzare lo stadio della AS Roma è anche un falso ideologico perché in contrasto con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea 2013/0291 [(NLE), Bruxelles, 28.8.2013,COM(2013) 603 final] sulla promozione trasversale ai settori dell’attività fisica salutare.

Insomma, morto il periodo nefasto della Protezione Civile che promuoveva e gestiva nel nome dei Grandi Eventi ogni occasione buona per far soldi e gestire in maniera ‘sportiva’ i soldi pubblici, ci ritroviamo adesso poche righe della Legge di Stabilità che aprono un mondo di speculazione in nome dello sport (che poi è solo il calcio). Ben vengano gli interventi privati, anche esteri, o i mutui agevolati dell’Istituto di Credito Sportivo, purché si garantisca la realizzabilità delle opere. Perché un altro falso ideologico è dentro l’approvazione dello studio di fattibilità su cui il Comune di Roma ha espresso il pubblico interesse della proposta, vale a dire l’imprimatur dell’opera stessa. Disatteso completamente il contenuto dell’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207 (“Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”).

Insomma un gran favore al costruttore Parnasi, già passato per le contorte vicende del progetto Eur Sud Castellaccio, una finta nuova centralità, sede del mega centro commerciale Euroma2 e dei discussi grattacieli, uno dei quali noto per lo scandalo Zingaretti-Provincia. Terreni rivalutati, speculazione fondiaria, vie brevi per realizzare opere di discutibile pubblica utilità, stravolgimento del piano regolatore, ma soprattutto falso ideologico.

Annunciamo la denuncia solo perché ancora in attesa di vedere pubblicata la delibera di Giunta presso l’Albo Pretorio e perchè ancora in attesa di vedere online il progetto dello stadio, finora rinchiuso nei tablet delle teche della Casa della Città, inaugurata il 4 luglio nel quartiere ostiense per favorire il dialogo e il confronto tra Campidoglio e cittadini. Così non è stato: un altro falso ideologico.

dr.Ing. Andrea Schiavone – presidente LabUr

Questo, in anteprima, il testo della delibera: (Dec. G.C. n. 83 del 4 settembre)
http://www.labur.eu/varie/PropostaRC201417866wmk.pdf

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