OSTIA, UN MILIONE DI EURO SU VIA DI CASTEL FUSANO, ‘REGOLARE’ SOLO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE

20 aprile 2014, lavori su via di Castel Fusano prima dell'affidamento

E’ da dicembre 2013 che ne parliamo: ad Ostia, su via di Castel Fusano, si sta spendendo almeno un milione di euro senza alcuna trasparenza amministrativa. Ora invece, in piena campagna elettorale, i rappresentanti del PD istituzionale (Tassone e Caliendo, presidente e assessore ai lavori pubblici del Municipio X) forzano il riavvio dei lavori, seppure il nostro carteggio con gli uffici abbia rivelato tutta una serie di presunte irregolarità. Si passa sopra a tutto, pur di far bella figura verso i cittadini per racimolare qualche voto in più suggerendo il candidato europeo da preferire (nel caso, Enrico Gasbarra, PD). Questo un breve riassunto di cosa è accaduto (tutte le informazioni sono state raccolte con gran fatica presso gli uffici tecnici):

  • 18 dicembre 2013: dopo 4 comunicati stampa, Tassone annuncia (in una conferenza stampa) l’avvio dei lavori su via di Castel Fusano per il giorno 19 dicembre, dichiarando, in aula consiliare, che serviranno circa 1,2 milioni di euro ma che ne sono disponibili solo 600 mila provenienti (in due lotti) dal Dipartimento Infrastrutture di Roma, gli altri dal futuro bilancio capitolino (ancora ad oggi in alto mare);
  • 20 dicembre 2013: il Segretariato-Direzione Generale, Direzione Regolamentazione e controllo dell’attività amministrativa, prendendo in considerazione il nostro esposto, chiede al Municipio X di fornire spiegazioni sui lavori da realizzarsi;
  • 23 dicembre 2013: viene emessa la determinazione dirigenziale n.3167 per interventi di messa in sicurezza della strada, impegnando 300 mila euro (come primo lotto) messi a disposizione dal Dipartimento Infrastrutture di Roma;
  • 23 gennaio 2014: con prot. n.8659, perviene all’U.O. Gruppo X Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, da parte della U.O.T. del Municipio X, a firma del Direttore Ing. Paolo Cafaggi, una richiesta per l’emissione di una provvisoria disciplina di traffico al fine di provvedere al completo ripristino del manto stradale in Via di Castel Fusano;
  • 04 febbraio 2014: l’ufficio tecnico municipale, dopo il sopralluogo per stabilire i danni creati dagli eventi meteorologici del 31 gennaio e del 1-2 febbraio, applica per via di Castel Fusano la procedura di somma urgenza destinando tutti i fondi della determinazione n.3167 alla rimozione delle “situazioni di pericolo” venutesi a creare;
  • 12 febbraio 2014: per i motivi sopra esposti, con decorrenza dal 12 febbraio 2014 al 18 aprile 2014, l’U.O. Gruppo X Mare della Polizia Locale di Roma Capitale determina l’istituzione provvisoria di una disciplina di traffico in via di Castel Fusano;
  • 28 febbraio 2014: con determinazione dirigenziale n.610 l’U.O.T. del Municipio X affida i lavori di somma urgenza per interventi di messa in sicurezza di via di Castel Fusano, all’impresa TECNO LAVORI s.r.l., avente sede legale in via Salandra n. 18 C.F. e P. IVA 11145641004, cod. credit. (85856) per un importo di € 237.000,00 compresi oneri sicurezza.
  • Questi i ‘documenti’ ma i fatti sono altri, fatti che hanno generato molte interrogazioni a cui non abbiamo avuto ancora risposta. Una su tutte: come si è potuta realizzare l’asfaltatura di via di Castel Fusano di circa 150 metri a destra e a sinistra dell’incrocio con via del Fosso di Dragoncello prima della data di affidamento dei lavori (28 febbraio 2014)? Oltre alla determinazione dei vigili (12-18 febbraio) ci sono numerose foto che provano che i lavori sono iniziati prima, senza cartello lavori e senza alcuna autorizzazione documentabile.
    Lo scrive esplicitamente lo stesso Cafaggi il 21 marzo: “corre l’obbligo precisare che stante l’urgenza, la pubblicazione sul sito della procedura di somma urgenza non è ancora stata effettuata”. Sono passati altri due mesi e la pubblicazione ancora non c’è: deve esserci stata un’altra urgenza.
    Sarebbe anche interessante capire come si fanno a bruciare 300 mila euro per 300 metri di tappetino bituminoso perché allora Tassone non si è fatto bene i conti. Via di Castel Fusano è lunga 3.250 metri, dunque occorrerebbero 3,250 milioni di euro e non 1,2 come sostenuto.
    Non finisce qui. Il 2 aprile 2014 ‘dovrebbero’ esser stati impegnati gli altri 300 mila euro (secondo lotto) tramite la determinazione dirigenziale n.1005, anch’essa irreperibile ma citata in altri atti. ‘Dovrebbe’ esserci stata anche una nuova procedura di affidamento, sempre in somma urgenza (ma non era finita?), ma non si sa quale ditta sia stata selezionata perché, ripartiti adesso i lavori, mancano ancora il cartello dei lavori e nessuna documentazione pubblica, come previsto per legge, è stata prodotta. Sappiamo solo che il Municipio X, in data 23 aprile 2014, ha chiesto ai vigili di eseguire i lavori dal 2 maggio al 2 agosto, presupponendo dunque che tutti i soldi siano stati reperiti (da dove? solo 1,2 milioni di euro o di più?)
    Non siamo troppo lontani dalla verità ad immaginare che sia sempre stata la TECNO LAVORI s.r.l. ad aggiudicarsi i nuovi 300 mila euro. La TECNO LAVORI s.r.l. ha acquisito il ramo d’azienda della D.C.E. APPALTI s.r.l. il 10 aprile 2013. Impresa specializzata nelle costruzioni edili e stradali, la D.C.E. APPALTI s.r.l. in data 19 giugno 2012 era risultata aggiudicataria, con un ribasso del 14,779% sull’importo a base di gara, dell’appalto di “Manutenzione straordinaria per interventi di messa in sicurezza di via Castel Fusano”, un appalto voluto dalla precedente amministrazione Vizzani (centrodestra) e poi definanziato secondo il decreto legge Monti, non potendo procedere ad affidamenti di lavori finanziati con avanzo di amministrazione.
    Dunque, stessa ditta, stesso ribasso, diversi lavori e nessuna trasparenza amministrativa. La storia di via di Castel Fusano continua e noi continueremo a raccontarla.

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