Dal 27 settembre 2013 la Polizia Municipale di Ostia e l’assessore all’Urbanistica del Municipio X, Giacomina Di Salvo, non rispondono ai nostri esposti (ben due), permettendo di fatto che possa aprire un supermercato all’Infernetto, una delle più pregiate zone residenziali di Roma Capitale, in piena violazione del Codice della Strada e della pianificazione urbanistica. Ha risposto il Comune di Roma, ha risposto il Comando Generale ed il il Gruppo Pronto Intervento Traffico della Polizia Municipale, ha risposto l’Ufficio Tecnico del Municipio: di quel supermercato “non risultano domande di passo carrabile neanche ad uso cantiere”. Può esistere un supermercato senza i regolari ingressi per il parcheggio clienti e per l’area carico/scarico merci? Può esistere un supermercato che li ha entrambi irregolari ma che non c’è reato perché non ‘risultano ufficialmente’? All’Infernetto si. Ora il supermercato ha aperto e regolarizzare la questione sarà più difficile perché si rischia di creare un danno all’imprenditore (che si è avvalso, come coordinatore per la progettazione, dell’Ing.Renato Papagni presidente dell’Assobalneari Roma). Questa è l’Italia che non va. L’Italia che ha una pubblica amministrazione dove l’assessore Di Salvo ha tempo di fare decine di incontri presso il comitato di quartiere del coniuge ma non ha il tempo in tre mesi di dare una risposta. L’Italia che ha un corpo di Polizia Municipale come quello di Ostia che dovrebbe garantire il rispetto dei regolamenti e delle leggi (soprattutto quelle del Comune cui appartiene) e che invece non interviene neppure se sollecitato dal proprio Comando Generale. L’Italia dove un presidente del Municipio X di Roma ‘Capitale’, Andrea Tassone, si conserva la delega al Commercio e non tutela la regolarità amministrativa delle altre attività produttive del territorio. Il costo per richiedere l’autorizzazione di un ‘passo carrabile’ è irrisorio, ma per poterlo richiedere va rispettato l’articolo 22 del ‘Nuovo Codice della Strada’: “senza la preventiva autorizzazione dell’ente proprietario della strada non possono essere stabiliti nuovi accessi e nuove diramazioni dalla strada ai fondi o fabbricati laterali, né nuovi innesti di strade soggette a uso pubblico o privato“. Applicando leggi e regolamenti, quel supermercato, per noi, non è in regola. Aspettavamo delle risposte a conferma della nostra tesi. Abbiamo fatto esposti, non denunce. Ora, visto il silenzio, ricorreremo allo strumento dell’Accesso Civico, previsto dall’articolo 5 del Decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 e valuteremo dalla documentazione se ci siano stati reati penali dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione. E questa volta partono le denunce.
I precedenti articoli:
1 – ROMA, INFERNETTO: UN BEL CENTRO COMMERCIALE SENZA ALCUN PASSO CARRABILE
2 – INFERNETTO: IL SUPERMERCATO CONTRO IL CODICE DELLA STRADA
3 – ROMA, INFERNETTO: UN SUPERMERCATO MODIFICA IL CODICE DELLA STRADA