Un milione di euro di lavori su via di Castel Fusano (600mila per la strada, 400mila per la pista ciclabile), gestiti senza alcuna trasparenza amministrativa, non solo rischiano di compromettere la salute di 240 pini ma minacciano anche possibili resti archeologici dell’area. Se il Municipio di Ostia, nelle persone del Presidente Andrea Tassone e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Caliendo, nonché la Soprintendenza di Ostia, non risponderanno ai quesiti appresso riportati, partiranno le dovute denunce per evidenti violazioni delle leggi e della normativa vigente.
1) IMPORTO DEI LAVORI
Secondo il Municipio, i lavori partiranno entro il 2013 e, grazie ad “un’operazione contabile”, saranno disponibili 578.000 euro. Ad oggi però non esiste alcuna determinazione dirigenziale della Polizia Municipale, pubblicata all’Albo Pretorio, che istituisca una disciplina di traffico provvisoria su via di Castel Fusano in termini di legge. Inoltre su tale via sono presenti 240 pini: come si gestirà la salvaguardia delle loro radici durante i lavori di fresatura per evitare di comprometterne la stabilità e di ripetere situazioni tragiche, come il recente morto sulla via Cristoforo Colombo? Via di Castel Fusano è lunga quasi 3 km ed è fantascienza pensare di ripristinarla tutta con un costo medio di circa 23 euro/mq (radici dei pini comprese). Ricordiamo che per un intervento analogo (via del Lido di Castelporziano, anno 2011) si spesero ben 35 euro/mq, sicuramente troppi, ma che comunque hanno garantito una apprezzabile qualità dei lavori. Il Municipio X è responsabile, grazie al decentramento amministrativo, della manutenzione delle alberate stradali e le alberate stradali sono tutelate dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (art. 10, c.4, lett.g; art. 12, c.1 in quanto le alberature marginali sono pertinenze delle strade pubbliche). Chiederemo dunque all’assessore municipale all’ambiente e sicurezza, Marco Belmonte, di fornire tutte le informazioni necessarie. Marco Belmonte è stato per 5 anni nella precedente consigliatura municipale, come opposizione, presidente della Commissione Garanzia e Trasparenza ma non ha fatto nulla per spiegare dove è finito quasi un milione di euro per riparare via di Castel Fusano in somma urgenza all’interno di uno dei lotti dell’appalto di 5 milioni di euro di giugno 2010. Resta infine da valutare che fine faranno i ben 405.000 euro della limitrofa pista ciclabile (alcuni dicono che addirittura non ci sarebbero più): non vorremo che fossero in parte stati ‘assorbiti’ nei costi di sistemazione di via di Castel Fusano.
2) PISTA CICLABILE
Lateralmente a via di Castel Fusano, nel solo tratto terminale verso via dei Pescatori, è prevista una pista ciclabile i cui lavori dovevano iniziare un anno fa (5 novembre 2012) e terminare dopo 180 giorni. Ad oggi, non c’è nulla perché a suo tempo la Soprintendenza Archeologica di Ostia richiese, tra un pino e un altro, di scavare altre ‘buche’ per fare dei sondaggi archeologici. La zona infatti dove si snoda via di Castel Fusano (area archeologica di Pianabella) è ricchissima di reperti: possibile che a distanza di un anno la necessità dei sondaggi archeologici sia scomparsa? Perché la Soprintendenza oggi tace?
3) AFFIDAMENTO DELL’APPALTO
La fretta con cui il Municipio vuole iniziare ed affidare i lavori, utilizzando magari il principio della somma urgenza o addirittura dell’affidamento diretto, non convince. Se così fosse, oltre ad alcune evidenti mancanze procedurali rispetto a quanto previsto dal “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, verrebbe meno l’attuazione della evidenza pubblica, cioè della procedura principale e necessaria con la quale la pubblica amministrazione dovrebbe svolgere la sua attività negoziale nell’individuazione di un contraente per il reperimento sul libero mercato di forniture, servizi e opere. Chiederemo pertanto che venga da subito rispettata la comunicazione del 29 aprile 2013 emanata dalla “Autorità per la vigilanza sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” che prevede la trasmissione dei dati relativi ai lavori su via di Castel Fusano, con finalità di rilevazione dei dati connesse alle attività sia di vigilanza che di spending review. Interesseremo della questione anche l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, che di recente è stato artefice del “Patto per lo Sviluppo, la Legalità e la Trasparenza delle Opere Pubbliche” firmato in Campidoglio dal Comune di Roma con sindacati e associazioni di categoria. Tale patto intende infatti favorire la conoscenza e la verifica da parte dei cittadini delle previsioni e conseguenti realizzazioni delle opere pubbliche a Roma Capitale: via di Castel Fusano è tra queste.