OSTIA – CONCESSIONI MARITTIME: ESPOSTO DI LABUR ALLA CORTE DEI CONTI

esposto corte dei contiInviato alla Procura della Corte dei Conti, in conoscenza all’Agenzia del Demanio, alla Regione Lazio e ai Ministeri competenti, un esposto sul caos amministrativo generato dall’Ufficio Demanio del Municipio Roma X che dal 2014 non ha effettuato alcun ricalcolo dei dati geometrici e delle destinazioni areali delle concessioni marittime sul litorale romano. Nessuna istruttoria portata ad esito definitivo, nessuna verifica circa la legittimità urbanistico/edilizia delle strutture presenti sull’arenile romano, nessuna indicazione della perimetrazione del demanio marittimo. Solo una montagna di contenziosi che penalizzano, oltre l’Erario, anche le imprese turistiche balneari, impedendo di fatto il rilancio del litorale della Capitale d’Italia.

Si tratta di un enorme danno erariale, dovuto ad errori e incompetenza degli Uffici nella riscossione dei canoni delle concessioni demaniali marittime, confermata dalla grave accusa della Corte dei Conti (Sez. Centrale di Controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato), che con Deliberazione n.20/2021/G del 21 dicembre 2021 aveva approvato la relazione avente a oggetto “La gestione delle entrate derivanti dai beni demaniali marittimi”. Risulta infatti che molti degli scostamenti tra canoni dovuti e incassati sono generati dal mancato inserimento degli stessi da parte delle Amministrazioni interessate o dall’incompleto/inesatto inserimento dei dati geometrici delle aree e dei manufatti demaniali oggetto di concessione.
Una problematica che da due anni non vede risposta da parte delle Amministrazioni competenti (compreso il Municipio Roma X), che avrebbero invece dovuto indicare i processi correttivi necessari. Una problematica riscontrata anche dal Consiglio dei Ministri che ha approvato, il 17 luglio 2023, in esame definitivo, un decreto legislativo di Attuazione della delega di cui all’art. 2 della Legge 5 agosto 2022, n. 118, per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici, tra cui il demanio marittimo.
Dopo che la Procura di Roma, su esposto di LabUr, ha costretto il Municipio Roma X a regolarizzare su Castelporziano una concessione demaniale scaduta da 20 anni, dopo che a Capocotta persiste un’illegittima tolleranza verso i chioschi che non ricadono sul demanio marittimo, dopo che le spiagge libere risultano abbandonate sempre a seguito di esposti inviati da LabUr circa la verifica della regolarità dei loro affidamenti, è la volta dei canoni concessori che il Municipio X, in modo del tutto discrezionale, impone come ‘provvisori’ eludendo così tutte le le leggi esistenti.

 

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