Dopo che il Ministero dei Trasporti l’ha definita illegittima, dopo che la ex-giunta M5S del Municipio Roma X ha dovuto, per mera propaganda elettorale, approvare un nuovo e dubbio atto amministrativo per completarla, dopo che sono stati spesi 2 milioni di euro per realizzarla – deviando i fondi previsti per il mercato dell’Appagliatore e creando debiti fuori bilancio – dopo aver speso un altro milione di euro per evitare che si allagasse ad ogni pioggia – realizzando sui marciapiedi pozzetti a dispersione, non previsti – la pista ciclabile sul lungomare di Ostia diventa protagonista di una nuova irregolarità.
E’ del 28 febbraio 2023 la documentazione ricevuta dal Municipio Roma X (prot. CO/0027327) in cui si conferma che l’attuale sede stradale del lungomare di Ostia, interessata dalla sedicente pista ciclabile, non è a norma rispetto alle leggi vigenti perché ristrettasi a seguito della realizzazione di quella che può definirsi l’opera più fuorilegge mai realizzata ad Ostia, anche più del Polo Natatorio o del Porto Turistico di Roma
Il Municipio X, con l’invio degli atti amministrativi che definiscono la larghezza della carreggiata lato mare e delle banchine del lungomare di Ostia (nel tratto compreso tra Via Giuliano da Sangallo e il Piazzale Cristoforo Colombo) conferma quanto sostenuto da LabUr in questi anni. Risulta infatti che l’assetto attuale di detto tratto di lungomare è di fatto correlato ai lavori per la realizzazione della pista ciclabile eseguiti con Determinazione Dirigenziale prot. CO/131261 del 30 dicembre 2020, con la quale è stato approvato il progetto esecutivo e il relativo elaborato grafico riportante le misure stradali.
Per esempio, risulta una carreggiata a due corsie larga poco più di 6 metri con assenza della banchina in destra della carreggiata sostituita da un pericoloso cordolo e dalle piazzole di sosta ATAC, fuori sagoma. Una cosa visibile a chiunque. Dunque è fuori norma rispetto alla classificazione stradale del tratto di lungomare stabilita dal “Regolamento viario e classifica funzionale delle strade urbane di Roma Capitale” redatto dal Dipartimento Mobilità e Trasporti e allegato al “PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano di Roma Capitale” (Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 21 del 16 aprile 2015).
Ricordiamo che ogni aggiornamento della classificazione funzionale della rete stradale del PGTU e del Regolamento deve essere approvato con specifica deliberazione della Giunta Capitolina su proposta del Dipartimento Mobilità e Trasporti, sentiti i Municipi interessati. Cosa mai avvenuta.
L’aver deviato linee ATAC, l’aver privato di parcheggi la più importante sede stradale di Ostia, l’aver complicato l’accessibilità al mare per i disabili, il non aver previsto aree di carico/scarico merci per le attività commerciali, aver creato una difficile mobilità per i mezzi delle forze dell’ordine e di pronto soccorso, non può più rimanere impunito.
Qui di seguito i dati ufficiali che dimostrano che la legge è stata violata senza ulteriori commenti. Abbiamo provveduto ad inoltrare un esposto alle sedi giudiziarie competenti, con nomi e cognomi dei funzionari, dei dirigenti e degli organi politico-amministrativi che hanno ripetutamente commesso atti contro la pubblica amministrazione, addirittura giustificando la sedicente pista ciclabile come misura anti-covid da parte dell’ex presidente del Municipio, Giuliana DI PILLO (M5S).