Castelporziano, nelle intenzioni del 5º Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe SARAGAT (1964-1971), doveva essere la spiaggia dei romani, non degli intrallazzi del Comune di Roma. Tutto è stato scritto per consentirlo e la Convenzione del 14 luglio 1965 è chiarissima. A tutti. Nella foto inserita nella locandina di questo articolo si vedono il Sindaco di Roma, Dott. Amerigo PETRUCCI, l’Assessore Comunale Avv. Renato LORIEDO, il Direttore generale del Demanio del Ministero delle Finanze, Dott. Italo SFRECOLA ed il Direttore generale del Demanio Marittimo del Ministero della Marina Mercantile, Dott. Fernando GHIGLIA, dopo la firma della Convenzione per la cessione del litorale di Castelporziano al Comune di Roma.
Questo però ormai da troppi anni non è chiaro al PD che, a partire da Mafia Capitale, ha cercato (e continua a farlo) di mettere le mani su quelle spiagge. Ricordiamo per gli smemorati il tentativo fallito sotto la giunta di Andrea TASSONE (condannatoa 5 anni) e della sua giunta, compresa Emanuela DROGHEI (suo assessore), moglie di Francesco D’AUSILIO, ai tempi capogruppo capitolino PD, molto vicino a Mauro BALINI (arrestato per il porto di Ostia) e oggi sotto processo in Mafia Capitale Ter. Ai tempi, Francesco D’AUSILIO e Giovanni ZANNOLA aprirono il dibattito “Un’altra idea di litorale è possibile”.
Ci tornenremo in dettaglio.
Per ora, a seguito dell’articolo pubblicato 0ggi, 22 gennaio 2023, su Il Messaggero, edizione Ostia a pag.34 (di cui riportiamo uno screenshot), articolo in cui si paventa il rischio che le spiagge di Castelporziano non siano pronte a ricevere i romani nella prossima stagione estiva, ricordiano in sintesi cosa sta accadendo.
In data 28 gennaio 2021, a seguito di accesso civico generalizzato, il Municipio Roma X, che esercita tutte le funzioni amministrative inerenti il demanio marittimo per conto di Roma Capitale, ha inoltrato a LabUr l’ultima Concessione Demaniale Marittima ad essa rilasciata così come previsto dalla Convenzione del 14 luglio 1965 firmata con il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica per poter gestire la spiaggia libera di Castelporziano,
→ Risulta che dal 31 dicembre 2001 Roma Capitale occupa il bene demaniale in questione senza alcun titolo, concessorio come invece previsto dalla Convenzione con il Segretariato della Presidenza della Repubblica del 17 luglio 1965 e di seguito meglio specificato.
Per tali motivi, LabUr ha presentato
1) in data 17 giugno 2021, un esposto per danno erariale alla Corte dei Conti
2) in data 24 agosto 2021, una denuncia per occupazione di area demaniale senza titolo (Codice della Navigazione, art.1161) alla Capitaneria di porto di Roma
3) in data 28 dicembre 2021, integrazione della suddetta denuncia
LabUr ha chiesto inoltre lo stralcio di tutto l’arenile di Castelporziano dal Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) di Roma Capitale secondo quanto previsto dalla Regione Lazio con l’articolo 46, comma 1, della l.r. 13/2007 e s.m.i.: “per garantire l’utilizzazione programmata e razionale delle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, la Regione adotta” un tenendo conto anche del relativo piano adottato dai Comuni. Infatti, secondo la Convenzione, la tenuta di Castelporziano non ha tali finalità.
Per tali motivi,
1) in data 1 agosto 2022 è stato diffidato il Comune di Roma a stralciare dalla bozza del PUA la posizione dell’arenile di Castelporziano
2) in data 18 novembre 2022 è stato inviato sia alla Presidenza della Repubblica siaalla Regione Lazio (per singola competenza) un Ricorso Gerarchico per l’annullamento previa sospensione della delibera approvata dall’Assemblea Capitolina il 17 novembre 2022.
A seguito di questa attività di LabUr il Municipio X dichiara la necessità di istituire un Tavolo Tecnico. Il 21 luglio 2022 si tiene così una riunione per istituire il tavolo permanente in grado di affrontare e risolvere le problematiche connesse alla gestione della Tenuta presidenziale di Castelporziano.
Hanno partecipato:
Municipio Roma X
Carla Scarfagna, Mario Falconi, Valentina Prodon, Eveline Ricca (Uff. Demanio Marittimo)
Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale – Nicola De Bernardini
Presidenza della Repubblica/Servizio Tenuta Presidenziale Castelporziano — Dott.ssa Giulia Bonella
Presidenza della Repubblica/Servizio Patrimonio Immobiliare – Dott.ssa Valentina Meschino
Presidenza della Repubblica/Struttura legale – Avv. Barbara Giuliani, Avv. Ilaria Del Vecchio, Avv. Francesco Montanaro
Capitaneria di Porto – Capitano Giuseppe Strano, Capitano Pietro Alfano, Maresciallo Babusci
Agenzia del Demanio – Direzione Roma Capitale arch. Francesco Pieracci
Regione Lazio/ Area Economia del Mare – Dr.ssa Daniela Bertoni
Regione Lazio/Direzione regionale Capitale naturale/Parchi – Dott. Luigi Dell’Anna
L’obiettivo è di riportare Castelporziano al rispetto della Convenzione del 1965.
A parte i parcheggi selvaggi e la difesa ambientale, si è discusso dei chioschi. De Bernardini, come da verbale, afferma che il Comune è a disagio sulla questione per ‘vuoti normativi’ e che deve affrontare molti contenziosi. La BONELLA sostiene che la cessione dei chioschi ai privati ha creato situazioni non contemplate dalla Convenzione. La CAPITANERIA sostiene che le due aree separate dalla dividente demaniale (patrimonio dello Stato e demanio marittimo) siano in completa gestione del Municipio. L’AGENZIA DEL DEMANIO pone dubbi sulla correttezza del tracciamento della dividente. La REGIONE afferma che nel PUA regionale la spiaggia di Castelporziano rientra nel computo di spiaggia libera e che non può essere oggetto di concessione.La PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA parla di una nuova rinegoziazione della Convenzione (ad oggi in alcuni punti non rispettata); sono a conoscenza del problema della dividente, che i chioschi non sono stabilimenti e che manca una vigilanza giornaliera. Il MUNICIPIO dichiara di avere contenziosi per la dividente demaniale (come da noi denunciato da a tempo) in quanto è da stabilire se i chioschi insistono sul patrimonio dello Stato o sul demanio e se il Comune abbia o no titolo concessorio vigente.
Si conclude la riunione rimandando a un nuovo tavolo e FALCONI aggiunge che c’è stata la riconsegna delle deleghe sul demanio a Roma, cosa però mai accaduta.
Ora, va precisato che Saragat ha dato la sua spiaggia ai romani ma non al Comune di Roma che ha solo il dovere di renderla accessibile rispettando la Convenzione del 1965 e dunque pagando il canone demaniale e mettendoci i servizi. La spiaggia è del Presidente che l’ha concessa ai romani. Quindi è illegittimo l’inserimento dell’arenile di Castelporziano nel Piano di Utilizzazione degli Arenili del Comune di Roma in totale violazione dell’assoluta indipendenza e autonomia del Presidente della Repubblica, rispetto alle altre pubbliche amministrazioni, nella gestione e cura dei beni attribuitigli dalla legge. Inoltre, come ha confermato la Capitaneria di Porto in via preliminare, dal 1999 la Regione Lazio non avrebbe alcuna competenza sull’arenile di Castelporziano in termini sia delle deleghe ricevute dallo Stato sul demanio marittimo, sia della Convenzione del 1965 con cui la Presidenza ha concesso ai romani la libera fruizione di un suo bene. La competenza sarebbe del Ministero delle Infrastrutture. Ne segue la presunta illegittimità del Comune di Roma, sub delegato a sua volta dalla Regione dopo il 1999, nel gestire in primis l’area senza pagare alcuna concessione allo Stato.