Ce ne siamo interessati già 11 anni fa, una storia indecente che riassume l’incapacità del Comune di Roma a condurre una corretta pianificazione urbanistica. Parliamo del Programma di Recupero Urbano Acilia-Dragona, Municipio X (ex-XIII), che doveva nel 2008 consegnare ai cittadini decine e decine di opere pubbliche per garantire parcheggi, verde pubblico e servizi tutt’ora mancanti. In particolare parliamo di una piccola opera pubblica, un piccolo parco pubblico (opera nr.33) in Via di Macchia Saponara n.59.
La notizia è l’annuncio della data della prossima udienza (15 novembre 2022, ore 10.50) presso il Tribunale Fallimentare di Roma relativa alla procedura 435/2021 che interessa la società “Di Veroli Costruzioni dal 1927 Srl” (via Nemorense, 91, Roma, p.IVA 09028241009) dichiarata fallita il 9 giugno 2021 (sentenza 449/2021, Giudice Delegato, Coluccio Angela; Curatore, Antonelli Federica). La società, avendo omesso il deposito del bilancio di esercizio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi, era stata cancellata d’ufficio dal Registro delle Imprese, ai sensi dell’art. 2490 c.c. e con gli effetti previsti dall’art. 2495 c.c., con atto del Conservatore in data 19 giugno 2020 (cciaa_rm AOO1-CCIAA_RM – REG. CRMRP – PROTOCOLLO 0069927/U ).
La Di Veroli Costruzioni aveva stipulato il 5 novembre 2010 una convenzione con il Comune di Roma relativa all’Intervento Privato n. 6.2 che consisteva nella realizzazione di un “edificio terziario privato con multisale, banca, albergo e edilizia residenziale connessi al parco attrezzato e alla piazza pubblica in Via Macchia Saponara”. Ad oggi, l’edificio è stato realizzato ma è stata mutata la sua composizione essendo presente un bel supermercato (all’angolo tra via di Macchia Saponara e via di Saponara). Non risultano invece esser state eseguite le seguenti opere pubbliche:
– Opera Pubblica 15A: realizzazione del tratto di strada compreso tra via di Macchia Saponara e via Domenico Morelli, in prosecuzione di Via Giuseppe Molteni, comprese le alberature a bordo strada, la realizzazione del relativo sistema di caditoie e tratto di fogna bianca, e un impianto acque di prima pioggia;
– Opera Pubblica 33: realizzazione di un parco con vialetti, aree per la sosta, arredi etc. e relativa rete di irrigazione.
L’esecuzione di queste opere pubbliche era stata affidata, mediante procedura negoziata, alla società Cittadini srl (Via Cassano al Jonio, 2 – 00178 Roma) per un importo di aggiudicazione pari a 1.806.670,61 di euro in data 24 febbraio 2011. Ad oggi nulla è stato realizzato se non la struttura privata che ha portato soldi alla società Di Veroli, poi fallita.
Il parco non è l’unica opera pubblica non realizzata dopo 14 anni. Il suddetto PRU di Acilia – Dragona si articolava infatti in 17 interventi privati, due nuclei di recupero urbanistico e 64 opere pubbliche.
Ad aprile 2022 si è fatto il punto della situazione e neanche per le opere pubbliche dichiarate urgenti si conosce ancora il tempo di realizzazione. Dove sono finiti i soldi, nessuno lo sa, compresi i circa 450mila euro destinati al parco di cui sopra. Intanto si continua a costruire ma le opere di urbanizzazione primaria e secondaria non ci sono, aggravando di fatto la situazione già critica in partenza.
E dopo il danno, la possibile beffa. I costruttori delle opere private lamentano l’inadempienza del Comune di Roma nel realizzare le opere pubbliche e dichiarano di subire danni per mancanza di parcheggi, verde pubblico e servizi, mancanza che deprezza le loro opere private (cioè gli edifici commerciali e residenziali). In effetti gli oneri concessori sono stati versati, ma il Comune li ha spesi altrove. Nel caso della società Di Veroli finora non è pervenuta alcuna richiesta risarcitoria (come invece è avvenuto in altri casi) per l’altro intervento privato di sua competenza (il n. 6.3), il c.d. “complesso residenziale di case a schiera e negozi in Via Signorini”, non realizzato.
Attendiamo con urgenza una presa di posizione da parte degli uffici municipali e comunali competenti che verranno diffidati ad adempiere la risoluzione della convenzione con la società Di Veroli ed invitati ad avviare un’attività istruttoria al fine di una verifica amministrativa sulla regolarità degli atti finora prodotti.