Le spiagge libere di Roma Capitale (d’Italia) finiscono in mano a società improvvisate, nate ieri, inattive, senza alcuna esperienza sulla carta ma con dietro accordi tra le parti ben costruiti da tempo. Società che all’ultimo secondo assumono bagnini, affittano lettini e ombrelloni e si attrezzano per la pulizia dell’arenile. Costi, sulla carta, enormi. E’ lo stesso Municipio Roma X ad ammetterlo avendo preferito rinunciare a gestire le spiagge libere (definite troppo costose) per ricorrere ad un bando per l’affidamento di 9 lotti lungo circa 2,5 km di Litorale. Un bando del 13 marzo, scaduto il 30 marzo e rinnovato il 6 aprile 2022, andato deserto per i lotti di Ostia Ponente poi rimessi a gara il 6 maggio successivo.
L’ultimo episodio di questa saga è del 27 maggio, a stagione balneare iniziata. Con determinazione dirigenziale n. CO/1192 il Lotto n.5, compreso tra Via dell’Idrovolante e lo Stabilimento “Aneme e Core” sul Lungomare Duca degli Abruzzi, è passato di mano. La “Gughi S.r.l.s. Unipersonale”, che aveva vinto l’11 maggio, ha rinunciato il 23 maggio all’assegnazione e così il Lotto 5 se lo è aggiudicato l’impresa individuale “Sheila Becattini”, con sede in via Costanzo Casana 147, iscritta alla Camera del Commercio il 31 marzo 2022, a bando già scaduto.
Tutto regolare per Roma Capitale.
Questa società, che prende il nome dalla 26enne titolare, è inattiva e dovrà dotarsi di tutto quanto necessario per garantire presso il Lotto 5 i servizi connessi alla balneazione per la stagione balneare 2022 (avendo però di fatto già perso un mese). L’unico provento arriverà dal noleggio ai bagnanti di ombrelloni e lettini che la “Sheila Becattini” noleggia a sua volta da un grande fornitore degli stabilimenti balneari. Un’operazione che avrebbe potuto fare allora il Municipio X che invece si è dichiarato incapace di condurre. Desumiamo che i 26enni di oggi abbiano più esperienza imprenditoriale della Pubblica Amministrazione della Capitale d’Italia o che dietro invece ci sia dell’altro.
E’ chiaro che il rischio d’impresa è altissimo ed è anche chiaro che una società appena costituita non fornisce a banche e finanziarie le dovute garanzie per il credito. E’ anche chiaro che dietro a queste operazioni ci sono personaggi che invece conoscono bene il loro mestiere pur non figurando direttamente nei documenti ufficiali. Dietro la rinunciataria “Gughi S.r.l.s. Unipersonale” c’era per esempio l’esperienza del ristorante “Gughi Beach” in via S. Paolo, 2 a Torvaianica. La Gughi si è ritirata.
Ricordiamo che l’attuale Lotto 5 era la spiaggia dove operava Roberto PERGOLA, nome noto della criminalità ostiense, a suo tempo chiamata ‘Social Beach’, introdotto, per inesperienza dei gestori del tempo, dal vicino stabilimento “Aneme e Core” del padre di Mauro BALINI (già patròn del porto di Ostia). Storie ascoltate nelle aule dei Tribunali al tempo della giunta PD di Andrea TASSONE e che non possono dunque esser passate inosservate a due dei suoi componenti, oggi come allora, Antonio CALIENDO e Giuseppe Sesa, Assessori nella giunta, sempre PD, di Mario FALCONI e aventi voce in capitolo sulla gestione delle spiagge.
Vedremo a fine stagione se, per rientrare dei costi, saranno stati organizzati eventi su queste spiagge, come accaduto all’XVillage sotto l’amministrazione 5S. Vedremo se tutto procederà come prevede la Legge. Rimane il fatto che le spiagge libere di Ostia, che rappresentano durante l’estate l’immagine dell’Amministrazione municipale e capitolina, sono date in mano a società fantasma e che ad Ostia, a gestirle direttamente, sono sempre gli stessi.