A seguito della nostra diffida del 15 gennaio 2022 riguardante il taglio di 37 pini sul viale di Castelporziano e le successive ulteriori precisazioni del 7 febbraio 2022 (che qui appresso riportiamo), abbiamo ricevuto (datate 25 gennaio e 14 febbraio 2022) le risposte attendiste dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio Roma X, Guglielmo CALCERANO, che in sostanza altro non affermano che i lavori sono stati svolti nella precedente consiliatura, incaricando l’attuale direttore tecnico, Mario SICA, di verificare quanto da LabUr segnalato.
CALCERANO, come si vede dal filmato del 28 gennaio 2022, è perfettamente a conoscenza della fine di quei 37 pini, mai ripiantati sul viale di Castelporziano (1). Ora attendiamo che ci faccia conoscere la regolarità dell’appalto e soprattutto se c’è stata regolarità nel piantare 37 alberi diversi dai pini in un’altra località. Le questioni relative al verde le lasciamo all’assessore municipale competente in materia, CALCERANO ci dovrà dire se l’appalto si è svolto regolarmente visto che i 37 alberi sono stati piantati all’inizio del suo mandato. Attenderemo dettagliato riscontro prima di segnalare la questione presso le autorità competenti in materia di appalti pubblici.
(1) l’intervento nel filmato è di Goffredo PAGNANELLI, funzionario dell’Ufficio Manutenzione Ordinaria e Straordinaria Lotto A – Ostia – Casal Palocco – Infernetto, avvenuto durante la Commissione III Lavori Pubblici e Mobilità del 28 gennaio 2022
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Oggetto: precisazioni atto invito/diffida del 15.01.2022 – alberature rimosse per lavori sul viale di Castelporziano (località Infernetto)
LabUr – Laboratorio di Urbanistica (www.labur.eu), intende precisare e segnalare all’assessore del Municipio Roma X, Guglielmo CALCERANO, quanto di seguito esposto.
IL FATTO
In data 15 gennaio 2022 LabUr inviava a più destinatari del Municipio Roma X, via PEC, un invito a reimpiantare sul viale di Castelporziano i 37 pini abbattuti per lavori stradali diffidando a posizionarli altrove, neppure in parchi e/o giardini pubblici, essendo prevalente il ripristino del valore paesaggistico, naturalistico e culturale del viale di Castelporziano (1) sopra ogni altra forma di compensazione ambientale. La nota era indirizzata in primis a Guglielmo CALCERANO, attuale assessore municipale ai Lavori Pubblici e Patrimonio, nonché portavoce dei Verdi di Roma che, nei giorni precedenti, aveva a mezzo stampa, assieme all’assessore municipale all’Ambiente, Valentina PRODON, sostenuto non essere possibile il ripristino dei pini con altri pini citando il “Regolamento Capitolino del verde pubblico” che invece al comma 22 dell’articolo 19 prescrive il reimpianto di individui arborei della stessa specie laddove trattasi di viali monumentali.
In data 1 febbraio 2022, con nota CO/9882 del 31 gennaio 2022 (datata 25 gennaio 2022 e redatta il 17 gennaio 2022) Guglielmo CALCERANO inviava al sottoscritto il dovuto riscontro all’atto stragiudiziale di invito e diffida sopra citato, affermando: 1) di essersi già interessato della questione mediante accesso civico generalizzato, in qualità di avvocato e portavoce dei Verdi di Roma, in data 1 giugno 2020, relativamente al taglio dei pini facenti parte della ‘alberata monumentale’ (così da lui definita) esistente lungo il viale di Castelporziano; 2) di aver acquisito, tramite l’accesso civico generalizzato, la Relazione Tecnica redatta il 2 dicembre 2019 dall’agronomo Rocco SGHERZI, incaricato dalla Cardi Costruzioni srl (ditta esecutrice dei lavori) e di avere da essa tratto le seguenti informazioni: presenza di vincoli paesaggistici lungo il viale, elevato grado di interferenza tra i pini esistenti ed esistenza di varie parassitosi; l’agronomo concludeva, secondo la personale lettura di CALCERANO, che, in fase di reimpianto, sarebbe stato opportuno ”effettuare una compensazione decentrata, identificando aree vicine, dove poter realizzare piccoli nuclei di alberi da potersi adibire a parco, con la funzione di tanti piccoli polmoni verdi”.
PREMESSO
– che la nota di invito e diffida inoltrata da LabUr si proponeva di tutelare, in un contesto patrimoniale, il bene pubblico al quale le alberature stradali appartengono, chiedendo di verificare la corretta conduzione dei lavori eseguiti, compreso l’abbattimento di 37 pini e il loro reimpianto;
– che la competenza sulla gestione delle alberature stradali (a prescindere dall’appartenenza politica dell’assessore CALCERANO a un partito ambientalista) è dell’assessore all’Ambiente, Valentina PRODON;
– che il regolamento comunale del verde pubblico così, come l’opinione dell’agronomo incaricato dalla ditta esecutrice dei lavori, non è vincolante né determinante per la corretta conduzione dell’appalto soprattutto quando trattasi di un viale monumentale e di interesse paesaggistico;
– che, per quanto sopra, l’assessore CALCERANO avrebbe dovuto: a) chiedersi come mai ad oggi, a 2 anni dall’autorizzazione (9 gennaio 2020) e poco meno dall’effettivo taglio dei pini (25 maggio 2020), nonché ad oltre un anno dalla conclusione dei lavori, nessuno dei 37 pini sia stato ripristinato in loco con alberature della stessa specie (come dovuto per legge) b) limitarsi ad avviare d’ufficio un’istruttoria finalizzata ad acquisire informazioni su dove, eventualmente, tali alberature (pini) siano state posizionate, senza aggiungere considerazioni personali di alcuna rilevanza amministrativa,
CONSIDERATO
– che nella Relazione Tecnica dell’agronomo Rocco SGHERZI è chiaramente scritto (pagina 12 di 17) che le precedenti potature effettuate sui pini, soprattutto (indichiamo noi) quelle del 2014 realizzate dalla Eco Sabina Appalti srl sul viale di Castelporziano (finite nella relazione prefettizia della Commissione di Accesso per i fatti di ‘mafia capitale’) sono state effettuate in maniera errata “con conseguenti squilibri ormonali e disordini nella successiva crescita”;
– che nella medesima Relazione Tecnica, dei 519 pini verificati 405 sono stati identificati, secondo la loro propensione al cedimento, di Classe C (rischio moderato) 77 di Classe C-D (rischio elevato) e 37 di Classe D (rischio estremo, da abbattere e sostituire), dunque nessuno di classe A (rischio trascurabile) e/o di classe B (rischio moderato);
– che gli attuali consiglieri municipali Marco BELMONTE (PD) e Alessandro IEVA (M5S) hanno ricoperto la carica di assessore all’Ambiente del Municipio Roma X nelle due precedenti consiliature a cavallo temporale del commissariamento per mafia del municipio medesimo e che pertanto sono informati dei fatti, rispettivamente dei lavori di potatura eseguiti nel 2014 e dei lavori stradali in questione (il 28 ottobre 2019 è stato stipulato il contratto tra l’Amministrazione e l’impresa Cardi Costruzioni Srl),
PRESO ATTO
– che, recentemente (inizio gennaio 2022), sono stati piantate 37 alberature (non pini, ma sughere e cerri) nell’area verde presso via Bersone all’Infernetto, una delle opere a scomputo degli oneri concessori che si dovevano realizzare dal 2001 nella convenzione Castelporziano Sud e che comprendeva (da parte del costruttore) la messa a dimora di alberature, mai avvenuta, tutto quanto sopra premesso, considerato e preso atto
SI CHIEDE CON URGENZA
di sapere se la ditta Cardi Costruzioni srl abbia rispettato quanto previsto da capitolato e se le alberature (sughere e cerri) dell’area verde presso via Bersone siano state impiantate in compensazione dei 37 pini del viale di Castelporziano violando le prescrizioni autorizzative del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale (nota QL/1396 del 9 gennaio 2020) che richiedevano esemplari della stessa specie (pini). Con riserva di agire nelle sedi giudiziarie preposte, a verifica di un danno erariale e di omissione di atti di ufficio, a difesa di un interesse pubblico.
(1) il viale di Castelporziano (in località Infernetto) risulta essere individuato come “Bene del Patrimonio Culturale” nella Tavola C-29 3 del P.T.P.R. (parte del ‘sistema dell’insediamento storico – viabilità e infrastrutture storiche, ex art.60, c.2, L.R. 38/99)