Sul problema delle 4 palazzine della Larex Spa in via Marino Fasan, LabUr ha già scritto tutto dal 2009. E’ pertanto imbarazzante che ancora oggi, nella Commissione II Politiche Sociali e Abitative del Municipio X in data 27 gennaio 2022, si faccia per l’ennesima volta “il punto della situazione” continuando però a nascondere anche l’ultima novità e cioè che la Larex Spa appartiene interamente ad Alessandra ARMELLINI, sorella minore di Angela, quest’ultima proprietaria (tramite la Moreno Estate srl) praticamente di tutto il quartiere di Nuova Ostia (nato appunto come speculazione edilizia del costruttore, il padre, Renato ARMELLINI).
La Larex Spa è stata costituita il 30 ottobre 1990 e, con atto del 17 luglio 2019, è diventata proprietà 100% della Briseide srl che a sua volta è proprietà al 99% di Alessandra ARMELLINI e all’1% della Valle Giulia srl, che (attiva dal 6 agosto 2019) è al 100% di Alessandra ARMELLINI. Non è stato dunque un caso che, seppur non invitato, fosse presente in commissione l’avvocato Oreste BRAGA, direttore generale del gruppo Alessandra ARMELLINI, esperto nel “settore immobiliare” che affiancava l’avvocato Maria DI GIORGIO della Larex Spa.
Il 23 marzo 2022 gli inquilini del fabbricato di via Marino Fasan n. 15 dovranno andare via ma non si sa dove. Infatti, lo ricordiamo, il compendio immobiliare della Larex si compone di quattro fabbricati siti in via Marino Fasan ai civici 9, 15, 23 e 29 per un totale di n. 84 appartamenti, concessi in locazione a Roma Capitale e destinati ad alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP). Il contratto del 1° ottobre 2001 è stato dichiarato definitivamente cessato in data 31 maggio 2013 e, a partire dal 1 giugno 2013, il comune sta provvedendo a corrispondere alla Larex Spa l’indennità di occupazione del compendio, versando l’importo annuo di € 416.255,29 esente IVA.
Poiché non è possibile procedere all’immediato e contestuale rilascio di tutti e quattro i fabbricati, si inizierà a rendere libero e a riconsegnare prima il fabbricato di via Marino Fasan n. 15 per proseguire, uno per volta, con tutti gli altri. Dove? Non si sa.
Intanto la presenza del gruppo ARMELLINI al tavolo delle trattative lascia perplessi soprattutto se si considera che le forze politiche municipali sedute a quel tavolo sono le stesse che dal 2009 non hanno mai gestito la questione, ora nelle mani delle sentenze dei tribunali con il Prefetto di Roma a vigilare la situazione.
La grottesca soluzione a un problema creato dalla politica romana troppo morbida verso un costruttore che ha realizzato 60 anni fa case con pessimo materiale edilizio e che non sono mai state tenute in manutenzione, l’ha offerta prima il M5S con Virginia RAGGI e ora il nuovo assessore capitolino competente in materia, Tobia ZEVI (PD): il famoso ‘rent to buy’, cioè valorizzare le case ed acquistarle da parte del comune, lo stesso trattamento offerto agli altri 1.042 appartamenti (che cadono a pezzi), sempre a Nuova Ostia, della Moreno Estate srl di Angela ARMELLINI, sorella di Alessandra (proprietaria della Larex).
In pratica si tratta di un tavolo che, con la scusa di tutelare gli inquilini, da una parte mette in piedi una sanatoria edilizia per abitazioni che neanche avevano l’abitabilità per essere destinati ad alloggi popolari, dall’altra garantisce agli ARMELLINI di capitalizzare un vecchio e decrepito investimento immobiliare che non ha più alcun valore di mercato. Ne più ne meno di quanto accaduto con il Ponte Morandi di Genova, ricostruito a spese dello Stato che ha pure pagato i Benetton per acquisirne le quote in ASPI.
L’aspetto dunque non ha solo un carattere tipicamente di speculazione edilizia mascherata da fini sociali e abitativi, ma rappresenta l’ennesimo metodo di insabbiare oltre 10 anni di cattiva gestione amministrativa lasciando la delega del problema (creato dal comune) agli stessi che lo hanno generato. Per capire cosa hanno rappresentato a Ostia gli ARMELLINI, lasciamo al lettore un link a un’inchiesta di 8 anni fa,