Come denunciato da LabUr-Laboratorio di Urbanistica, arriva la conferma: lo Skate Park a Nuova Ostia, definito falsamente “lo skatepark più grande di Europa” è pieno di irregolarità, collaudo e omologazione compresi.
Si è espresso infatti il Dipartimento di Urbanistica di Roma Capitale, che ha dato riscontro ai vari esposti presentati da LabUr, confermando (con prot. QI/203214 del 30/11/2021) che lo Skate Park occupa due precise aree che, ricadendo nel piano regolatore, hanno, come esclusiva destinazione, quella indicata dalle Norme Tecniche di Attuazione (NTA). Una parte è destinata ad “area verde”, una parte è destinata a “strada”. Quindi non potevano essere cementificate per realizzare un impianto sportivo che addirittura l’ex sindaco uscente, Virginia Raggi, voleva far omologare dalla Federazione Italiana Sport a Rotelle (FISR). L’omologazione, a differenza di quanto affermato dagli amministratori pentastellati, non era possibile, come da noi denunciato più volte.
Particolarmente grave è risultata la comunicazione pervenuta dal Municipio Roma X (prot. CO/O138767 del 23/11/2021) in cui si afferma di non possedere alcuna informazione e/o documentazione relativa all’atto di immissione in possesso da parte di Roma Capitale dell’impianto sportivo. L’assenza di immissione in possesso rende impossibile l’affidamento del 12 maggio 2021 in gestione dei servizi al presidente di ACS OASI VERDE, William Zanchelli. Sicuramente farà luce su questo (e su altri aspetti amministrativi, al vaglio degli inquirenti) il nuovo direttore del Municipio Roma X, Carla Scarfagna, che autorizzò proprio a Zanchelli e ad Eugenio Marchina l’evento estivo X-Village, poi chiuso per irregolarità sempre dopo esposto di LabUr.
Infine, come già denunciato da LabUr, l’impianto non risulterebbe a norma tant’è che il ‘gestore’ starebbe procedendo a partecipare al bando regionale da 6 milioni di euro “Sport Senza Barriere” per il miglioramento e la riqualificazione dell’impianto sportivo appena inaugurato, con scadenza 28 dicembre 2021. Il bando dà la possibilità ai gestori di impianti sportivi di poter ottenere fino a 50.000 euro a fondo perduto e fino ad un massimo dell’80% del budget complessivo per eliminare le barriere architettoniche. Ricordiamo, ancora una volta, che un impianto per essere omologato deve rispettare pedissequamente il “Regolamento per l’omologazione degli impianti per lo Skateboarding (Skatepark)” della FISR.
E pensare che il Sindaco Gualtieri e il Presidente del Municipio X, Mario Falconi, lo hanno definito in campagna elettorale un modello “esportabile” per gli appalti.