Il direttore Nicola De Bernardini viene incaricato dal sindaco di Roma di predisporre per la stagione balneare un piano di misure anti COVID-19 ma dopo 2 mesi ancora non c’è nulla. Inadeguatezza e impreparazione dell’amministrazione del Municipio Roma X in piena emergenza sanitaria.
Esposto inviato alla Corte dei Conti, alla Procura di Roma, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, al Ministero della Pubblica Amministrazione, all’ANAC e alla Prefettura di Roma.
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Roma, 30 luglio 2020
OGGETTO: ESPOSTO – mancata attuazione delle misure di contenimento dell’emergenza COVID-19 previste dal “Piano Strategico Gestione Balneare 2020”, approvato con deliberazione della Giunta del Municipio Roma X n. 9 del 26/05/2020
Il sottoscritto dr.Ing. Andrea SCHIAVONE, in qualità di presidente di LabUr – Laboratorio di Urbanistica (http://www.labur.eu), a tutela di un interesse pubblico, intende sottoporre agli enti e autorità indicati tra i destinatari, quanto di seguito esposto chiedendo un intervento urgente e immediato essendo al momento inattuate le misure di contenimento dettate dall’emergenza COVlD-19 per la stagione balneare del litorale romano.
IL FATTO
L’articolo 9 dell’Ordinanza del Sindaco di Roma per la stagione balneare 2020 indica che le misure di contenimento dell’emergenza COVID-19 sono contenute nel “Piano Strategico Gestione Balneare 2020” , approvato con deliberazione della Giunta del Municipio Roma X n.9 del 26 maggio 2020 . Tale “Piano Strategico Gestione Balneare 2020”, a firma del Direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI, è stato pubblicato sull’Albo Pretorio online di Roma Capitale in data 1 giugno 2020 solo dopo un esposto da parte di LabUr, inviato in data 29 maggio 2020.
→ A distanza di 2 mesi nulla di quanto contenuto nel “Piano Strategico Gestione Balneare 2020”, firmato e redatto da Nicola DE BERNARDINI, è stato attuato rispetto alle misure per attenuare o annullare gli effetti negativi dovuti alla pressione enorme della popolazione romana che grava sulla costa.
In particolare:
1. Risulta inesistente la pedonalizzazione del tratto del lungomare che va da via Giuliano da Sangallo fino a Piazzale Cristoforo Colombo, che doveva essere “uno degli aspetti che più caratterizzerà il Piano Strategico” per consentire di “…andare in bici dal porto turistico fino alla Cristoforo Colombo”, pensata per essere utilizzata dai cittadini per tutto l’arco della giornata: “… dalla mattina presto per fare attività sportiva e motoria sino alle sera con altre attività tipo passeggiate, happy hour, ristorazione e, quando e se sarà possibile, attività culturali e di spettacolo”;
2. Risulta inesistente la nuova viabilità, il cui studio ha coinvolto ATAC al fine di dettagliare un piano di variazione delle linee di bus;
3. Risulta inesistente la predisposizione dei parcheggi, due sul lato destro e sinistro nel tratto conclusivo della via Cristoforo Colombo e un terzo presso l’area antistante lo stabilimento balneare Ra.Lo.Ce, lungomare Amerigo Vespucci 40 – 00122 Roma (località Castelfusano);
4. Risulta inesistente la green/sharing mobility in sede protetta.
PREMESSO
– Che il contenzioso ancora in essere tra Nicola DE BERNARDINI e il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale sui 4 punti sopra indicati è prova della grossolanità e superficialità con cui il piano della mobilità e viabilità è stato redatto;
– Che non è stata proposta alcuna alternativa a quanto previsto e mai attuato, mantenendo di fatto tutte le criticità che invece, secondo le premesse dello stesso piano, dovevano essere superate;
– Che, per la mancata attuazione dei 4 punti sopra previsti, si generano quotidianamente assembramenti sulle linee ATAC e critiche situazioni di traffico su tutto il litorale, soprattutto sulla via Litoranea in prossimità dei c.d. ‘Cancelli di Castelporziano’;
– Che non risulta vero che “ATAC, per motivi logistici, ha chiaramente soppresso le fermate sulla parte esterna pedonalizzata ma non le ha traslate nella corsia interna … per motivi di sicurezza dei passeggeri”;
– Che sono stati utilizzati fondi stanziati anche dalla Regione Lazio per redigere i piani della mobilità e della viabilità come p.es. quelli pagati da Roma Capitale alla società Risorse per Roma Spa ,
VISTO
– Che l’emergenza sanitaria verrà prorogata fino al 15 ottobre 2020, oltre la stagione balneare;
– Che molte delle opere previste non potranno essere realizzate (p.es. il parcheggio nell’area antistante il Ra.Lo.Ce., area affidata, sempre da Nicola DE BERNARDINI, alla società AMA Spa per il trasbordo dei rifiuti indifferenziati);
– Che non risulta assorbita la pressione dei fine settimana dei romani non essendo prevista per essi, sul lungomare, un’alternativa alla spiaggia,
CONSIDERATO
a) Che le disposizioni del Governo esigevano un’immediata risposta da parte di Roma Capitale e in particolare del Municipio Roma X;
b) Che si evince una grave impreparazione e inadeguatezza da parte del Municipio Roma X nell’affrontare una situazione già nota al 31 gennaio 2020;
c) Che il Municipio Roma X risulta di fatto inottemperante rispetto a quanto richiesto dall’Ordinanza del Sindaco di Roma,
SI CHIEDE
→ di verificare se la mancata attuazione delle misure di contenimento dell’emergenza COVID-19 previste nella ordinanza sopra citata, che di fatto inficiano la regolarità amministrativa e di legge dell’ordinanza stessa, siano da imputare alla negligenza da parte del Municipio Roma X;
→ di valutare ogni eventuale illecito penale, amministrativo nonché contabile (per il gravissimo danno arrecato all’immagine della Pubblica Amministrazione e per quanto speso per redigere i piani di mobilità/viabilità) conseguente alla mancata attuazione delle misure di contenimento dell’emergenza COVID-19.
Con riserva di integrare il presente esposto e di segnalare eventuali omissioni di atti d’ufficio e di reati contro la Pubblica Amministrazione compiuti in questo grave contesto di emergenza sanitaria.