Integrazione dell’esposto del 21 agosto 2018 successivo alla chiusura al traffico del ponte della Scafa con il quale si chiede con urgenza agli enti e alle autorità destinatarie di attivare i propri poteri di vigilanza al fine di verificare le numerose incongruenze che derivano dall’operato dell’Astral Spa e della Regione Lazio in grado chiudere senza preavviso, per imminente pericolo, un ponte il 20 agosto 2018 e di programmarne la riapertura solo un mese dopo, il 24 settembre 2018, soprattutto a fronte delle discutibili affermazioni dell’Ing. Antonio Mallamo (Astral Spa) rilasciate in data 31 agosto 2018.
INTEGRAZIONE ESPOSTO DEL 21.08.2018
INTEGRAZIONE PER GRAVI DICHIARAZIONI RILASCIATE NEI SUCCESSIVI GIORNI
Roma, 04 settembre 2018
Il sottoscritto dr.Ing. Andrea Schiavone, 340-5708124, presidente di LabUr – Laboratorio di Urbanistica (http://www.labur.eu) integra l’esposto già inviato via PEC agli stessi destinatari, esponendo di seguito fatti a sua conoscenza su cui richiede la massima vigilanza da parte degli Enti e delle Autorità destinatarie per garantire la pubblica e privata incolumità nel territorio dei comuni di Roma e Fiumicino.
PREMESSO
- che in data 20 agosto 2018 il ponte della Scafa (ex SS 296) è stato chiuso senza preavviso dalla Astral Spa, con una serie di incongruenze già segnalate nell’esposto di cui la presente ne costituisce a tutti gli effetti una integrazione;
- che in data 21 agosto 2018 si è tenuto un incontro convocato da Astral Spa, al quale hanno preso parte la Regione Lazio, il Municipio X di Roma Capitale, la Città Metropolitana, Aeroporti di Roma, Anas, Roma Servizi per la Mobilità, Cotral, Comune di Fiumicino, Capitaneria di Porto, i comandi di Polizia Locale di Fiumicino e del Municipio X di Roma Capitale, in cui è emerso quanto segue: criticità: carbonatazione del calcestruzzo ed esposizione dei ferri agli agenti atmosferici (già note a maggio 2018), Interventi: verifica degli appoggi sulle selle Gerber (da fare a ponte chiuso), Individuazione delle ditte specializzate per riapertura e interventi;
- che in data 23 agosto 2018 si è tenuta una riunione convocata dalla Regione Lazio, alla quale hanno preso parte il Municipio X di Roma Capitale, l’Astral, la Prefettura, Roma Capitale, il Comune di Fiumicino, la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco, dell’Esercito e la Città Metropolitana, in cui è emerso quanto segue: riapertura completa del ponte non prima di tre mesi, interventi di fresatura dell’asfalto che dovrebbero alleggerire il carico del ponte, approfondimenti tecnici sulla stabilità;
- che in data 25 agosto 2018 si è tenuto un sopralluogo presso il Ponte della Scafa a cui hanno preso parte il Municipio X di Roma Capitale, Roma Capitale, Regione Lazio, Comune di Fiumicino, l’Astral e la Guardia Costiera, sono state fatte delle valutazioni da parte del Genio Militare per un eventuale posizionamento di un ponte Bailey sui piloni del ponte esistenti per non gravare sulla struttura e consentire gli interventi necessari (evidenza del “problema sulla trave Gerber”);
- che in data 29 agosto 2018 il ponte della Scafa è stato riaperto con Ordinanza n.5 del 2018[1] su indicazione dello Studio Nunziata[2] (mail del 27 agosto 2018) per avvenuto alleggerimento delle strutture (le solo 570 tonnellate di asfalto scarificato);
- che in data 31 agosto 2018 si è tenuto un Consiglio straordinario del Comune di Fiumicino[3] sulle problematiche dovute alla chiusura del Ponte della Scafa a cui ha partecipato, tra gli altri enti presenti, anche l’Astral Spa nella persona dell’ Antonio Mallamo (Amministratore Unico di Astral Spa) che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
(da minuto 41:00 a minuto 51:00)
- il ponte era sotto osservazione dal 2010 e gli ultimi controlli risalgono al 2016: non si sono rilevavate fino alla data del 20 agosto 2018 criticità tali da interdire il transito sul ponte,
- a maggio 2018 sono stati commissionati lavori tramite un bando di gara per le seguenti attività: 8 prelievi di campioni dalle strutture in calcestruzzo con prove di compressione monoassiale, 20 prove di carbonatazione, 8 saggi sulle barre di armatura,
- le prove di laboratorio sono state eseguite dall’Università di Roma Tre,
- i risultati erano previsti per fine agosto ma già il 20 agosto una telefonato della ditta incaricata ha informato Astral Spa che i risultati di laboratorio indicavano “severe criticità”,
- Il ponte è al limite della ‘rottura’, servono altre verifiche per garantirne la sicurezza al 100%,
- i lavori si svolgono giorno e notte e, a parte qualche piccolo intervento, dal 20 al 31 agosto sono consistiti in un alleggerimento del ponte scarificando circa 570 tonnellate di asfalto (stratificazione di circa 35 cm nel corso degli anni) e rimuovendo circa 300 tonnellate di balaustre in marmo,
- le verifiche, simulate con software appropriati calcolando i momenti a taglio e a pressione, hanno consentito la riapertura parziale del ponte,
- tre studi separati hanno confermato la bontà della decisione dell’Astral Spa, così come ha espresso parere favorevole il “ Petrangeli dell’Università”[4],
- sono in corso le verifiche sui giunti ed entro una settimana sarà disponibile il progetto per la riapertura del ponte istituendo un doppio senso di marcia per i soli veicoli leggeri;
(da minuto 3:00:15 a minuto 3:08:46)
- l’Astral opera su base triennale le attività di programmazione delle manutenzioni su tutti i ponti della rete stradale di competenza (regionale),
- il ponte e il viadotto della Scafa sono tenute in maggior considerazione,
- sul viadotto della Scafa da dicembre 2017 ad oggi è stata avviata una campagna di indagini di cui si conosceranno i risultati “tra un mese, un mese e mezzo”,
- il passaggio di consegna della ex SS 296 all’Anas non si è fermato ma è incluso in una più ampia operazione, descritta da un Decreto del Presidenza del Consiglio dei Ministri già pubblicato, che sarà perfezionato “fine di quest’anno, metà dell’anno prossimo”,
- per il ponte della Scafa sono già stati spesi 500 mila euro nel 2016 per manutenzione straordinaria (minuto 3:04:36 ss.),
- servirà probabilmente una “imbracatura delle selle Gerber”;
- che in data 4 settembre 2018 il Presidente e l’Assessore ai lavori Pubblici della Regione Lazio, rispettivamente Nicola Zingaretti e Mauro Alessandri, hanno dichiarato che il ponte della Scafa “sarà riaperto al traffico leggero, ai mezzi di soccorso e al trasporto pubblico locale in entrambi i sensi marcia da lunedì 24 settembre” mediante “posa in opera di micro pali sul lato del ponte che raggiunge il X Municipio di Roma Capitale”,
CONSIDERATO
- che negli incontri sono stati utilizzati, da parte di Astral Spa, termini chiari riferiti alle caratteristiche dei componenti strutturali (impalcato, pile, spalle, dispositivi d’appoggio, etc.), al tipo dei carichi di servizio (statici, dinamici) e alle azioni chimiche come la carbonatazione (‘il biossido di carbonio, presente nell’atmosfera, penetra nel calcestruzzo e reagisce con gli idrossidi a formare carbonato di calcio ed acqua’) e la corrosione (ossidazione del metallo delle barre d’armatura con conseguente espulsione del copriferro),
- che negli incontri tecnici sono spesso stati citati i “giunti di dilatazione”, di cui sono a tutti noti i problemi di durabilità, in quanto spesso resi inefficaci nei ponti esistenti a causa di poca manutenzione e di effetti dinamici legati al traffico veicolare o perché esposti agli agenti atmosferici (l’acqua che li attraversa rappresenta la causa principale di degrado per gli elementi in calcestruzzo armato),
- che negli incontri tecnici[5] è stata segnalata l’inadeguatezza del sistema di impermeabilizzazione e di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche per il mancato controllo delle acque di piattaforma, maggior causa di degrado degli elementi in calcestruzzo nei ponti dove è presente la salsedine,
- che negli incontri tecnici mai si è parlato per il Ponte della Scafa di una valutazione della sua sicurezza sismica e del rinforzo delle sue pile, considerato che dopo il terremoto in Italia Centrale del 24 agosto 2016 si è invece tornato a parlare di pericolosità dei ponti che, costruiti tra gli anni ‘60 e ’70, non superano i nuovi standard di sicurezza ribaditi in maniera perentoria dal decreto ministeriale del 2008. poi dalla legge del 2012 ed infine dall’aggiornamento del decreto nel 2018,
VISTO
- che l’Ing. Antonio Mallamo, per il ponte della Scafa, ha omesso di ricordare che era stata deliberata già in data 27 marzo 2017 [6] una “Attività di rilievo mappatura delle patologie di degrado e progettazione degli interventi di manutenzione del ponte della Scafa”, affidata alla FTP Associati – Studio Tecnico di Architettura e Ingegneria[7] consistente in:
- mappatura dei processi di corrosione dei ferri di armatura e di degrado del calcestruzzo presente sull’intradosso d’impalcato, sulle spalle e sulle pile,
- verifica della tenuta all’acqua dei giunti di dilatazione,
- mappatura dei degradi presenti sulla carreggiata stradale (giunti di dilatazione) e sui marciapiedi pedonali,
- attività di progettazione esecutiva degli interventi di ripristino conservativo;
- che di tale attività non risulta alcuna traccia di lavori eseguiti o comunque programmati;
- che per il ponte della Scafa, si è deliberata negli ultimi due anni (dopo il 24 agosto 2016) solo un’attività investigativa in data 6 marzo 2018[8] (“Attività di rilievo mappatura delle patologie di degrado e progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria del ponte della Scafa”) annullata il 13 marzo 2018[9] e tecnicamente eseguita solo in data 16 maggio 2018[10];
- che la riapertura del ponte della Scafa prevede come attività principale quella di posa in opera di ‘micropali’ senza alcuna indicazione di opere di rinforzo di tutte le strutture in calcestruzzo ammalorate e di sostituzione dei giunti (opera, quest’ultima, che prevede la chiusura del ponte);
- che l’opera di intervento citata dall’Ing. Antonio Mallamo al punto 14) sopra elencato trova riscontro, tra i dati pubblicati dall’Astral e dalla Regione Lazio, solo in lavori di rifacimento[11] della pavimentazione stradale nei tratti più degradati dall’innesto con la SS 8 Via del Mare al Km 2+000 e il miglioramento della segnaletica stradale su tutta la tratta della ex SS 296 (lavori completati già in data 23 marzo 2016[12] con un investimento di 500.000 euro, come confermato dall’allora Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, oggi presidente della Regione Lazio);
- che il trasferimento della ex SS 296 dalla Regione Lazio all’ANAS citata dall’ Ing. Antonio Mallamo al punto 13) sopra elencato trova riscontro soltanto nel complesso meccanismo in corso di annullamento del ‘federalismo stradale’ indicato del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2018 che prevede tempi molto lunghi per l’efficacia del trasferimento in quanto subordinato ai criteri e modalità individuate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2000[13]
SI CHIEDE CON URGENZA
- di attivare i propri poteri di vigilanza sui punti elencati nell’esposto del 21 agosto 2018 al fine di verificare le numerose incongruenze che derivano dall’operato dell’Astral Spa in grado chiudere senza preavviso, per imminente pericolo, un ponte il 20 agosto 2018 e di programmarne la riapertura un mese dopo, il 24 settembre 2018, soprattutto a fronte delle discutibili affermazioni dell’Ing. Antonio Mallamo rilasciate in data 31 agosto 2018.
In fede,
dr.Ing. Andrea Schiavone
[1] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R._296_Della_Scafa_5_18.pdf
[2] Via Marconi 10, 80036 Palma Campania (NA)
[3] Registrazione audio/video disponibile al seguente puntatore http://fiumicino.videoassemblea.it/index_20180831.htm
[4] Presumibilmnte il Prof.Ing. Mario P.Petrangeli, ex professore di “Teoria e progetto di ponti” e “Gestione dei ponti e delle grandi infrastrutture” presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma, ora Amministratore Unico e Direttore Tecnico della società Mario Petrangeli & Associati srl, L.go dell’Amba Aradam 11, 00184 Roma
[5] consiglio straordinario del Comune di Fiumicino, 31 marzo 2018, intervento dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio X di Roma Capitale, Ing. Carlo Bollini, (da minuto 2:55:45 a minuto 2:59:35) in http://fiumicino.videoassemblea.it/index_20180831.htm
[6] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Determina_36_del_27_marzo_2017.pdf
[7] con sede in via Vasanello 24, 00189 Roma
[8] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo-Ordinanza-S.R.-296-della-Scafa-1.18.pdf
[9] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_1_18.pdf
[10] http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_2_118.pdf
http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Testo_Ordinanza_S.R.296_Della_Scafa_3_18.pdf
http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Determina_85_Del_22_Marzo_2018.pdf,
http://www.astralspa.it/wp-content/uploads/Determina_169_Del_5_Luglio_2018.pdf
[11] http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_news/RIEPILOGO_LAVORI_ASTRAL.pdf
[12] https://www.nicolazingaretti.it/notizie/strade-roma/
[13] «Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali ed organizzative da trasferire alle regioni ed agli enti locali per l’esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi di cui agli articoli 99 e 101 del decreto legislativo n. 112 del 1998, in materia di viabilità»