Con determinazione dirigenziale 1248 del 9 giugno 2017, la Commissione Straordinaria del Municipio X di Roma Capitale, facendo seguito ad un esposto di LabUr ha determinato che:
1. il Comune di Roma non è mai stato concessionario delle spiagge libere a partire dal 1999;
2. i chioschi realizzati dal Comune di Roma non hanno alcun titolo edilizio;
3. esiste un danno erariale compiuto dal Comune di Roma per la gestione delle spiagge libere.
Quanto sopra ha finalmente chiarito, con una capillare attività della Commissione Straordinaria di Ostia, dal Comune di Roma, dalla magistratura Inquirente sia penale che contabile, nonché dall’attività investigativa della Guardia di Finanza; anni e anni di denuncia da parte di LabUr. in altre parole, il primo absuivo sul litorale romano è stato proprio il Comune di Roma ma la Giunta Tassone (condannato a 5 anni di reclusione nel processo di Mafia Capitale) nulla aveva visto, pur avendo segnalato evidenti anomalie. Al tempo, neppure Rodolfo Murra (capo dell’Avvocatura Capitolina), Alfonso Sabella (Assessore alla Legalità) e Claudio Saccotelli (Direttodre del Municipio X) si erano espressi a riguardo, anzi, avevano trasformato il caso della spiaggia libera affidata a Libera (ex Amanusa, poi denominata SPQR) in un caso politico accusando il M5S.
Lo schieramento politico del tempo, facente capo al PD condannato per Mafia Capitale, oggi deve tacere: parla la legalità, quella vera, non quella mistificata su giornali prezzolati come Repubblica.