Comprendere nei dettagli la situazione è impresa ardua perché ad Ostia, in un “territorio mafioso”, come ama descriverlo Alfonso Sabella, delegato dal Sindaco in sostituzione di Tassone, regna molta omertà.
Partiamo dal Piano di Utilizzazione degli Arenili (P.U.A.) approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 14 febbraio 2005, ormai scaduto e che non costituisce strumento urbanistico (secondo il PRG vigente, tav. 3.23, è “verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”). A pagina 14 delle Norme di Attuazione del PUA, si legge: “L’amministrazione comunale entro la durata del PUA dovrà trasferire altrove il proprio Ufficio Tecnico del Municipio XIII, demolire l’edificio e realizzare la completa riqualificazione del tratto di arenile fermo restando i vincoli anche promuovendo un bando internazionale“. E’ su queste basi che i Radicali insistono nel chiederne la demolizione in funzione anche di un accordo del 13 febbraio 2015 fatto proprio con l’ex-presidente Tassone. Contemporaneamente il M5S ha sollevato a riguardo un pesante dubbio: “… la spiaggia che stavano per assegnare a Buzzi e Carminati, infine, quella per cui l’ex minisindaco del Pd Andrea Tassone si stava dando da fare. La proposta era l’abbattimento dell’ufficio tecnico per ricavarci uno stabilimento balneare, ovviamente in modo illecito e in favore della criminalità“.
Precisiamo che con la nuova legge regionale sull’utilizzo del demanio marittimo si rimanda di fatto di almeno 2 anni la procedura di adozione/approvazione del nuovo PUA da parte del Comune di Roma e dunque anche l’abbattimento dell’Ufficio Tecnico stesso. Esiste però il problema che riguarda il lotto assegnato alla Cooperativa Sociale “La XIII”, confinante a ponente con l’Ufficio Tecnico, con ingresso sul Lungomare Paolo Toscanelli al civico 137/A. Si tratta del Lotto n.6, riservato ai sensi della Delibera di Giunta Capitolina n.124/2009 alle Cooperative Sociali di tipo B iscritte nell’elenco speciale istituito ai sensi della legge 381/91 presso il Dipartimento V di Roma Capitale, di 5.274,35 mq di superficie. Analogamente per il tratto di spiaggia dietro l’Ufficio Tecnico in concessione allo stabilimento balneare “La Conchiglia”, confinante a levante, confermato fino al 2020. Sia l’affidamento alla cooperativa sociale “La XIII” che il rinnovo della concessione de “La Conchiglia” sono avvenute sotto l’amministrazione Tassone, ma gli atti, di cui siamo in possesso, sono gli stessi visionati dalle forze politiche che chiedono l’abbattimento dell’Ufficio Tecnico, che non si può realizzare fino ad approvazione del PUA. Inoltre, in base alla legge regionale sopra menzionata, il Comune di Roma eccede già di quel 50% di arenile, richiesto ad ogni Comune, a spiagge libere o libere con servizi.
Insomma, l’unico che deve aprire gli occhi, invece che propagandistici varchi a mare, è Sabella. Dopo aver detto che tutti gli stabilimenti balneari non sono a norma (pena decadimento della concessione), che ad Ostia c’è la mafia, che serve l’accesso libero al mare per far ‘pomiciare’ i ragazzi, dovrebbe far chiarezza sulla grave affermazione sostenuta dal M5S e comunque attivarsi, in qualità di delegato per il Litorale, affinché il PUA del Comune di Roma prenda il via. Per l’abbattimento dell’Ufficio Tecnico c’è tempo, anche perché la spiaggia di questo futuro stabilimento balneare ad oggi non esiste, con buona pace dei Radicali e del M5S.
per LabUr Paula de Jesus