Era il primo giugno quando Antonio Caliendo, Assessore ai Lavori Pubblici del X Municipio, affermava: «Comprendiamo i disagi e le difficoltà economiche dei pescatori, ma la legalità non ammette deroghe». Con questa decisa e ferma posizione, ripetuta anche in aula municipale, si chiudeva una delle tante imbarazzanti vicende amministrative che hanno scosso l’estate del Litorale della Capitale. La sabbia dragata dal Canale dei Pescatori veniva utilizzata per scopi privati dalla Beton Lido di Ostia Antica, incaricata, secondo quanto dichiarato dal X Municipio e da Caliendo, solo a dragare la foce del canale, dovendosi limitare a lasciare la sabbia sugli argini e non a trasportarla altrove per riutilizzarla in altri processi produttivi. Dopo queste dichiarazioni ufficiali, non è trapelato più nulla.
LabUr è però venuta in possesso della convenzione tra il X Municipio e la Beton Lido (prot. CO/139348 del 20 dicembre 2013, Direzione Ambiente e Territorio, U.O.T. LL.PP.) firmata dall’Ing. Paolo Cafaggi. Il documento è chiaro e dice l’esatto contrario di quanto riferito da Caliendo: “La società Beton Lido 2000 srl, con la firma del presente atto, si impegna ad eseguire il servizio per le opere di dragaggio e allontanamento delle masse sabbiose” e prosegue affermando che “dopo adeguato trattamento, le stesse potranno essere riutilizzate nell’impianto della stessa Società nel rispetto delle vigenti Leggi in materia”. Tale atto doveva essere propedeutico all’elaborazione della determinazione Dirigenziale di affidamento del servizio a titolo gratuito, che non risulta mai esser stata emessa.
E’ l’articolo 5 dell’allegata convenzione che spiega meglio la questione: “… le sabbie escavate saranno trasportate presso il proprio impianto dove, dopo aver subito trattamenti di lavaggio per l’eliminazione dei componenti salini, saranno messe a decantare per un periodo di 60/90 giorni per poi essere riutilizzate nelle lavorazioni di conglomerati cementizi come previsto dalle leggi vigenti”.
Perché allora Caliendo e il Direttore del Municipio, Saccotelli, sostengono di aver chiamato la Polizia Municipale, segnalando gravi irregolarità? Dal documento la Beton Lido era in regola: lavorava gratis perché guadagnava con la sabbia reimpiegata per fare cemento. Il problema è che il Municipio non poteva fare una convenzione di questo tipo. La sabbia non è un bene di baratto, soprattuto se sottratta alle opere di ripascimento delle spiagge come richiesto dalla Regione Lazio.
Queste le dichiarazioni in quegli stessi giorni del comandante del Gruppo Roma X Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, Roberto Stefano: «Invieremo un dettagliato rapporto dell’accaduto alla Procura della Repubblica. Dall’Ufficio Tecnico ci sono pervenute autorizzazioni solo parziali. Mancano le analisi della rena e gli eventuali permessi per il trasporto. Ciò che si stava verificando era un’operazione in totale contrasto con le leggi di tutela ambientale. Dovevamo intervenire immediatamente».
Come tutti gli anni a fine agosto si tiene la storica ‘Sagra della Tellina’ presso il Borghetto dei Pescatori mentre nuovamente si sta richiudendo con la sabbia il Canale dei Pescatori. Visto che le imbarcazioni presumibilmente non potranno uscire, non sarebbe meglio fare la ‘Sagra delle Bugie’? Informeremo la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti di questo nuovo evento, cui sicuramente parteciperanno.