Leggiamo con molto stupore la presa di posizione da parte dell’UDC del XIII Municipio a favore dell’urbanizzazione del complesso de ‘Le Terrazze del Presidente’ lungo la via di Acilia. Facciamo notare che i 4.000 ed oltre appartamenti costruiti senza concessione edilizia avrebbero dovuto avere tutto quanto necessario se a Roma, negli ultimi 20 anni, ci fosse stata una sana politica urbanistica e non una costante speculazione edilizia. Non spacciamo per ‘quartiere’ quello che invece è solo un agglomerato di cemento armato (venduto a 5.000 euro/mq) che ha portato solamente problemi ai ‘veri’ quartieri limitrofi. E’ ora di dire basta agli ulteriori costi che ricadono sulla collettività per colpa di scelte scellerate perpetrate da amministrazioni incapaci e colluse, lasciando che i privati possano speculare senza ritegno. L’UDC si rivolgesse dunque ai costruttori, non al Comune di Roma, per ottenere quanto richiedono i cittadini: una volta tanto darebbe di sé un’immagine diversa di quella a favore della cementificazione del territorio.
paula de jesus, urbanista per LabUr
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