Mentre la Regione Lazio con la Delibera di Giunta nr.96 dell’11 marzo 2011 regala alle spiagge di Ostia Levante in concessione ai privati ben 15,5 milioni di euro per gli anni 2011-2013 (di cui 4 del Comune di Roma), l’Idroscalo di Ostia aspetta da quasi un anno i lavori della scogliera a difesa dell’abitato. Senza parlare delle spiagge libere di Ostia Ponente sul Lungomare Duca degli Abruzzi (da via del Sommergibile fino al porto), che hanno ricevuto solo 450 mila euro e saranno interdette alla balneazione quest’estate fino al 20 luglio, se tutto va bene (ordinanza della Capitaneria di Porto, 009/2011/T).
Questo della Regione non è dunque un programma straordinario di difesa delle coste, ma un’elargizione bella e buona agli affari dei balneari in prossimità della stagione estiva. Nei 15,5 milioni di euro, ben 10 sono destinati per il ripascimento, gli altri per la difesa costiera. La Regione Lazio quindi non si fa scrupolo di affidare alla stessa ditta sia i lavori di Ostia Ponente sia quelli all’Idroscalo, allungando di fatto i tempi di realizzazione ed esponendo alle mareggiate per tutto l’inverno le case dell’Idroscalo. Così come non si fa scrupolo di interdire la balneazione a Ostia Ponente a causa dei ritardi nei lavori. Si affretta invece a garantire ai concessionari privati di Ostia Levante l’ultimazione del ripascimento in tempo utile per la stagione balneare, mentre i relativi lavori di difesa verranno eseguiti a fine stagione balneare, quando le mareggiate riporteranno via la sabbia e nuovi soldi dovranno esser spesi da parte dei contribuenti. In fondo, il mare ‘nostrum’ è da tempo solo il loro, ma con i nostri soldi.
UFFICIO STAMPA
(nella foto: i lavori in corso a Ostia Ponente)