Via Mar Rosso, ad Ostia, è l’area di circolazione collocata tra Piazza Camillo Corsi e Via Golfo di Aden, elencata tra le strade in manutenzione del Comune di Roma (mat. 07008). Questa la sua storia. Istituita con Delibera n.349 del Consiglio Comunale il 22/01/1971, era compresa tra Piazza Camillo Corsi fino a Via Mar Giallo. Fu variata fino a Via Mar Glaciale Artico con Delibera n.194 del Consiglio Comunale il 05/02/1974 ed infine estesa fino a Via Golf di Aden prima con delibera della Giunta Municipale n.7437 del 04/08/1976 e definitivamente con Delibera del Consiglio Comunale n.5299 del 09/12/1976. Via Mar Rosso non è mai stata aperta fino a Via dei Pescatori e se qualcuno l’ha percorsa su un sentiero sterrato l’ha fatto spontaneamente.
Nel 1998 con l’approvazione di un progetto dell’architetto Finziche del XIII Municipio, si cominciò a parlare del prolungamento di Via Mar Rosso per 260 metri sino all’immissione su via dei Pescatori; questo si sosteneva per alleggerire l’incrocio di via di Mar dei Coralli (per il passaggio delle autoambulanze dirette all’Ospedale ‘Grassi’). La delibera fu approvata, l’opera inserita nel piano di investimenti 1999/2001 per un importo di 400 mila euro e quindi contemplata nella bozza del Piano Regolatore.
Il ‘colpo di scena’ avvenne il 23 marzo 2003. Renzo Pallotta, allora presidente della commissione ambiente del XIII Municipio, rivelò che un emendamento al Piano Regolatore aveva cancellato la bretella che avrebbe messo in comunicazione via Mar Rosso con via dei Pescatori. La conferma fu data il 14 aprile 2003 dall’assessore all’ambiente del Comune di Roma Dario Esposito, dinanzi al Consiglio del XIII Municipio. La motivazione fu: un “errore” inspiegabile degli uffici preposti e non una decisione politica della maggioranza. All’incontro non era presente il prefetto Emilio Del Mese, al quale il 2 settembre 2002 il presidente del XIII Municipio Davide Bordoni aveva inviato alcune diffide trasmesse al Dipartimento dell’Ambiente del Comune, in relazione alla viabilità ed ai problemi relativi alla “pubblica incolumità”.
In realtà già il Nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, presentato nel 1999 ed approvato in Municipio nel 2000, non contemplava questo intervento. Uno studio della Società Trasporti Automobilistici (STA), la società di gestione e pianificazione della mobilità romana, una costola dell’ATAC, provava che la realizzazione di quella bretella non avrebbe comunque risolto gli ingorghi di via Mar dei Coralli.
Ma le polemiche di Renzo Pallotta erano puramente pretestuose. Tutto inizia infatti con il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 marzo 1996 con il quale venne istituita la Riserva Naturale Statale del “Litorale Romano”. Dopo il grande incendio della pineta di Castel Fusano del 2000, la proposta del Piano di Gestione e del Regolamento attuativo della Riserva, fu trasmessa in data 13 settembre 2001 al Presidente del XIII Municipio (Davide Bordoni) per l’espressione del parere. Trenta giorni dopo, il XIII Municipio espresse parere contrario per 2 motivi: troppe zone di vincolo e mancata considerazione “degli aspetti urbanistici ed ambientali del territorio” (proprio così!). In più si chiedeva al punto numero 1, “per garantire una migliore vivibilità del Territorio”, il completamento di Via Mar Rosso.
A queste osservazioni,la Giunta Municipale nella seduta del 6 marzo 2003, rispose quanto segue: “ Si ritiene che il proseguimento di Via del Mar Rosso su Via dei Pescatori possa incrementare notevolmente il flusso di traffico nelle aree della Riserva ed in particolare su Via dei Pescatori e di conseguenza anche sulla Via della Villa di Plinio che attraversa la Pineta di Castel Fusano, in contrasto con quanto previsto dal Piano di Gestione che prevede, necessariamente, il declassamento di alcune strade quali Via dei Pescatori, ai fini della tutela prevista per la Riserva; va inoltre considerato che Via dei Pescatori presenta, allo stato attuale, limiti oggettivi ad un eventuale incremento del flusso di traffico. Il problema evidenziato per la Via del Mar Rosso (congestionamento del traffico in prossimità dell’incrocio con Via Mar dei Coralli) va risolto in un quadro più vasto di viabilità tangenziale ad Ostia Levante (Via Ostiense – Lungomare), lungo il perimetro della Riserva, che le Norme di Attuazione del Piano di Gestione (art. 12.1, comma 5) prevedono quale intervento possibile.” Con delibera nr.181 dell’11 ottobre 2004, il Consiglio Comunale approvava il Piano di Gestione e il Regolamento attuativo della Riserva, mettendo fine al dibattito sul prolungamento di Via Mar Rosso. Non serviva.
Il Piano di Gestione venne poi trasmesso al Ministero dell’Ambiente che doveva valutarlo e, successivamente, procedere alla sua adozione affinché avesse piena efficacia. Il Consiglio Comunale aveva anche approvato una mozione, inviata al Ministero dell’Ambiente, con cui si chiedeva che al momento dell’adozione il Ministero provvedesse alla pubblicazione del Piano. Questo non è mai avvenuto e pertanto, fino all’approvazione del Piano da parte del Ministero, sono restate in vigore solo le “Misure provvisorie di salvaguardia” dettate dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 marzo 1996 che istituisce la Riserva (art. 7). Oggi però, dopo una sentenza del TAR del Dicembre 2009, tutto è tornato alla Regione Lazio ed è ripartito l’attacco per completare Via Mar Rosso da parte di Renzo Pallotta, attuale Assessore all’Urbanistica: ‘questa è la madre di tutte le battaglie’ (!).
Insistere oggi a dire che ci sono problemi di traffico all’incrocio tra via Mar dei Coralli e Via dei Pescatori è un falso dopo l’istituzione della nuova segnaletica. Aggiungiamo che aprire via Mar Rosso ed attribuirle un ruolo di ‘tangenziale’, significherebbe tenere sempre aperta Via della Villa di Plinio e creare ingorghi mostruosi all’altezza del ponticello sul Canale dei Pescatori (già congestionato e dove confluisce il traffico della Via del Mare). Inoltre già esistono studi concreti della ‘tangenziale’ per il quadrante di Ostia Levante per veicolare il traffico sulla Via del Mare e non sulla Cristoforo Colombo. Sono studi di fattibilità già consolidati da anni, su cui si sta lavorando per non creare impatto ambientale alla pineta di Castel Fusano ed in genere alla Riserva del Litorale. In pratica si tratta di realizzare un cavalcavia sulla Roma-Lido e di creare un asse Via dei Rostri/Via delle Fiamme Gialle. In questo sistema viario sono compresi tanti altri interventi, tra cui il miglioramento della viabilità locale in funzione dell’ospedale Grassi per un importo di 5 milioni di euro.
L’immagine qui riportata è relativa al traffico tra le 7:30 e le 8:30. Si nota l’incrocio di Via Mar dei Coralli prima della nuova segnaletica (è il dettaglio di una delle tavole dello studio). Si vede dai dati, che aprire Via Mar Rosso, non serve.
Paula de Jesus