Commissione Europea: l’aggiudicazione del Polo Natatorio di Ostia non è mai stata pubblicata. “Incompatibile con le norme europee”. E intanto il Polo da 26 milioni di euro rimane incompleto e chiuso, mentre viene indagato il suo progettista (Arch. Angelo Zampolini) coinvolto nelle dimissioni del Ministro Scajola.
L’interrogazione alla Commissione Europea dell’europarlamentare IDV Niccolò Rinaldi sull’appalto pubblico del Polo Natatorio di Ostia per i Mondiali di Nuoto Roma ‘09, ha confermato quanto da noi dichiarato da mesi: l’aggiudicazione dell’appalto non è stata mai pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE), cosa che “non è compatibile con le norme europee in materia di appalti e concessioni”.
Questo fatto è di una gravità inaudita e getta un’ombra pesantissima sull’intera vicenda, soprattutto alla luce delle inchieste in corso, che vedono coinvolti, anche sul Polo Natatorio di Ostia, il Commissario Claudio Rinaldi e l’Arch. Angelo Zampolini, progettista esecutivo del Polo Natatorio di Ostia e protagonista delle dimissioni del ministro Scajola.
Sull’aggiudicazione di questa gara d’appalto abbiamo sollevato più volte delle fortissime perplessità già ai tempi dell’apertura delle buste, alla quale eravamo presenti, inerenti il balletto sia della ditta aggiudicataria, sia dei sub-appalti, sia dei tempi di aggiudicazione.
Una cosa è certa: ad oggi il polo natatorio di Ostia non è terminato e non è mai stato aperto al pubblico, come invece promesso anche da Alemanno più volte. Da alcuni giorni il cantiere del polo sembra completamente abbandonato dalla ditta appaltatrice. Non si sa nulla nemmeno della causa intentata dalla Marziali nei confronti della FIN per mancato pagamento di oltre 8 milioni di euro, invece inspiegabilmente inclusi nelle previsioni di bilancio del Comune di Roma. Così come non è mai stato giustificato il raddoppio dei costi dell’impianto, passato da 13 milioni a oltre 26 milioni di euro.
Comunicato stampa LabUr – 07 Maggio 2010