L’Arpalazio ha classificato la Foce del Canale dei Pescatori, in termini di inquinamento di tipo civile e agricolo, di qualità ‘scadente’, utilizzando come indicatore il Livello di Inquinamento Macrodescrittori (LIM). Addirittura nel 2004 la foce del Canale dei Pescatori era l’unico punto del litorale chiuso alla balneazione. Ciò confermava quanto già esistente fin dal 1971 (ordinanza del Sindaco di Roma, n.48435, 16/07/1971: divieto di balneazione allo sbocco a mare del Canale dei Pescatori per una estensione di mt. 200 a destra a e a sinistra dello sbocco stesso). Ma poi cosa è cambiato per rendere la Foce del Canale dei Pescatori balneabile, visto che il Canale dei Pescatori è sempre più stato utilizzato nel tempo come fogna a cielo aperto ? Ricordiamo che l’Arpalazio è un ente pubblico istituito con legge regionale n. 45 del 06.10.1998, attivo dal settembre 1999 ed operativo dall’aprile 2000. Fino a quella data i prelievi a mare erano competenza dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere. In particolare il Presidio Multizonale di Prevenzione aveva effettuato per ben venti anni prelievi sistematici dei campioni di acqua marina, ai fini di accertarne l’idoneità per la balneazione, con le stesse modalità attuali (per ogni punto di prelievo, individuato dalla Regione Lazio, il PMP prelevava, dal 1 aprile al 30 settembre di ogni anno, 12 campioni bimensili, facendo riferimento agli stessi parametri, come, per esempio, per i coliformi fecali, il cui valore limite è pari a 100 in 100 ml). La stessa Autorità di Bacino del Fiume Tevere ha da sempre definito (fino al 1999, quando l’urbanizzazione dell’entroterra era decisamente inferiore ad oggi) il Canale dei Pescatori a ‘marcato inquinamento’, riferendosi ai valori ‘fecali’. Ora il controllo delle acque adibite alla balneazione era ed é sempre effettuato applicando il Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 470. Questo prevede che nel caso in cui, durante i campionamenti periodici, le analisi rilevino risultati non idonei rispetto ai limiti
consentiti per la balneazione, debbano effettuarsi ulteriori analisi aggiuntive su cinque campioni prelevati in giorni diversi e nello stesso punto in cui si siano avuti risultati non favorevoli, nonchè effettuare ulteriori prelievi nelle zone limitrofe per la determinazione della zona inquinata. In tal caso, è prevista anche la possibilità di un divieto temporaneo di balneazione. Ora, dai dati dell’Arpalazio (pubblici) compare il seguente valore: Foce Canale dei Pescatori, 2 aprile 2009, Coliformi fecali=1000, Streptococchi fecali=1000. Invece che 100, cioè 10 volte di più. E analoghe situazioni sono accadute negli anni precedenti, in mesi differenti. Dove sono i dati relativi ai prelievi aggiuntivi ? L’unico che ritroviamo è quello del 18 aprile 2009, che addirittura restituisce valori di Streptococchi fecali nulli ! Beh, se in due settimane si passa da 1000 a 0, qualche preoccupazione c’è. Per esempio quella di essere improvvisamente investiti, facendo il bagno alla Foce del Canale dei Pescatori, allo stabilimento Le Dune, da un’ondata di ‘cacca’ non prevista. Allora a questo punto conviene fare il bagno nel Canale stesso: si tocca sempre e non si paga il biglietto d’ingresso.
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