Mondiali di Nuoto 2009 Alemanno apre la stagione degli abusi

Ostia, 16 Giugno 2009 – Si è consumata ieri pomeriggio, nell’aula capitolina Giulio Cesare, la pagina più nera dei Mondiali di Nuoto Roma ’09. “Non si può spaccare un capello in quattro, chiudiamo un occhio”. Questo in sostanza l’appello al voto del Sindaco Alemanno al fine di superare le problematiche che condizionano il potere (abusivo) del Commissario Delegato, raggiungendo intese “in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche e al vigente regolamento edilizio”. Un inno alla illegalità sostenuto da tutta la PDL (ad eccezione del Consigliere e generale dei Granatieri di Sardegna, Antonino Torre).

E l’opposizione ? Banchi mezzi vuoti, a parte il solito drappello dei fedelissimi Alzetta, Nanni, Onorato, Valeriani e Coratti. Quindi, mentre la Procura continuerà a seguire il proprio corso e la Regione Lazio a fare la bella statuina, senza indignarsi sulla violazione di numerosi vincoli paesistici, il Comune di Roma si prepara ad accogliere gli abusi edilizi di numerosi impianti natatori privati, da cui non solo non ha riscosso gli oneri concessori, ma a cui neppure chiederà i costi di una sanatoria. Senza parlare degli impianti pubblici (Valco San Paolo, Pietralata e Ostia), fatti a metà e male, ma costati ciascuno il doppio delle spese previste. E chi coprirà i quasi 30 milioni di euro in più di questi tre impianti ? I Cittadini. Il sindaco neppure si è scandalizzato quando i Cittadini del XIII municipio gli hanno sventolato contro le banconote da 50 euro: “Paga con questi, Sindaco !”. Alessandro Cochi, Delegato per lo Sport, è stato solo in grado di manifestare la sua estraneità alle vicende, ma si dimentica di dire che non ha mai ottemperato alla Delibera nr.85 del Maggio 2007 che lo obbligava “a riferire alle Commissioni Consiliari Permanenti per l’Urbanistica e per lo Sport l’andamento della istruttoria tecnica dei progetti degli impianti privati, prima della eventuale approvazione da parte del Commissario Straordinario”. Su questo, è ancora aperto un esposto in Procura. Fabrizio Ghera, Assessore ai Lavori Pubblici, ha dichiarato una serie di inesattezze. Ha affermato infatti che i tre impianti pubblici saranno finiti a fine mese e che gli impianti di Pietralata e Valco San Paolo hanno contenuto i costi. Peccato che tutti e tre gli impianti siano ancora indietro (Pietralata doveva essere inaugurato il 12 Giugno) e manchino i collaudi (basta vedere quello di Ostia), e peccato che su Valco San Paolo e Pietralata i costi siano aumentati rispetto agli importi di aggiudicazione, malgrado lo stralcio delle foresterie previste, senza parlare di quello di Ostia, che ha avuto un raddoppio dei costi non giustificato. Ha anche dichiarato che le foresterie degli impianti privati sono soltanto 4 e collegate solo a piscine da 50 metri. Falso, basta andare al Macchione (Infernetto) per conoscere la verità. Marco Corsini, Assessore all’Urbanistica, diventato avvocato generale dello Stato a soli 25 anni, avrebbe dovuto, almeno lui, dire la verità. Ha sostenuto che le opere sono gestite da un Commissario Delegato, che la Procura sta indagando, che la precedente Giunta Veltroni ha adottato scelte urbanistiche che non sono più coerenti con la realtà odierna. Un intervento alla Ponzio Pilato.

Il sindaco, Gianni Alemanno, è più di un anno che si tiene tra le mani questa patata bollente dei Mondiali di Nuoto. Non ha fatto nulla per gestirla se non rassicurare Paolo Barelli (Presidente Federazione Italiana Nuoto) e Giovanni Malagò (Presidente Comitato Organizzatore dei Mondiali), entrambi ieri in Campidoglio. Riesuma un’altra patata bollente: quella di Tor Vergata. Insomma, la “butta in caciara”, come si dice a Roma. Nel frattempo manca un mese ai Mondiali, le piscine del Foro Italico ed il mare sono pronti a ricevere gli atleti (speriamo), mentre negli impianti privati procedono i lavori (anche in quello sequestrato della Salaria!). Una brutta pagina di questa storia. L’ennesimo spregio alle norme e alle regolamentazione. Il Comune dunque cura gli interessi della speculazione privata, anziché quelli pubblici, negando la pianificazione, la moralità e la legalità, e offrendo un segnale del deterioramento della cultura del territorio.

Comitato Civico Entroterra13
– dott.ssa Paula De Jesus
http://ccentroterra13.vox.com

Coord. Spont. Residenti Palombari/Quinqueremi
– dr. Leonardo Ragozzino

Laboratorio di Urbanistica XIII (LabUr XIII)
– dr.Ing. Andrea Schiavone
http://www.labur.eu

Questa voce è stata pubblicata in LabUr, Polo Natatorio Ostia. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.