XIII Municipio, 21 Gennaio 2009 – Dopo le irregolarità avvenute in fase di gara, le vicissitudini della bonifica bellica ed il teatrino della progettazione esecutiva (cambiata almeno 4 volte), adesso anche la fase di cantierizzazione del Polo Natatorio di Ostia avviene senza nessun controllo da parte delle autorità competenti. Esistono precise prescrizioni dettate dalla Legge che impongono il rispetto degli abitanti (barriere fono assorbenti, pulizia degli automezzi, viabilità locale, etc.) ma nessuna di queste viene rispettata e addirittura fatta applicare. Eppure le vicende del Polo Natatorio di Ostia sono state ben sintetizzate sul numero in edicola dell’Espresso a firma del giornalista Marco Lillo che ha raccolto, su tutta Roma, informazioni su questo flop che saranno i Mondiali di Nuoto Roma 2009. Come al solito, saranno solo gli impianti privati a trarre vantaggio dall’evento, mentre quelli come il Polo di Ostia (solo sulla carta, pubblici) già si pensa come gestirli e spartirli. Ma la cosa più grave è la totale noncuranza del Commissario Delegato, della Polizia Municipale e dell’Amministrazione Capitolina verso i residenti, in questo caso quelli di Via delle Quinqueremi e di Via dei Palombari. Lavori senza orari che disturbano il diritto dei Cittadini a non vedersi sottratta la propria salute, oltre che la visuale del mare (ostruita da un’assurda costruzione, spacciata per Foresteria ma che diventerà un Centro Federale F.I.N., per la gioia del progettista Renato Papagni). Polveri, rumori, vibrazioni, rischio di incidenti sono all’ordine del giorno. L’area è spazzata dal vento che non porta più l’odore del mare ma solo le polveri di un cantiere frenetico, in fibrillazione, che mai finirà in tempo per il prossimo Marzo, data fissata per il collaudo. Montagne di terra si accumulano perché non più trasportabili sull’area archeologica di Pianabella o dentro il centro di compostaggio dell’Infernetto, interno alla Riserva del Litorale, come invece è stato fatto (e denunciato). Le stesse montagne che accumulando l’acqua di questi giorni, rilasciano i fanghi su tutte le strade limitrofe, compreso il lungomare. Aggiungiamoci anche una pessima viabilità e la tracotanza delle ditte che qui lavorano, abituate a passare con i propri camion (all’ora di pranzo) sullo sterrato per raggiungere il bar del Borghetto dei Pescatori ed il quadro è completo. Fosse stato un semplice privato, questo cantiere sarebbe stato sanzionato dalla Polizia Municipale e chiuso dall’ASL. Ma non è privato. E’ pubblico, diretto da un Commissario Delegato (Claudio Rinaldi) che risponde direttamente alla Presidenza del Consiglio. Il peggio è che anche la Polizia Municipale impedisce di capire cosa stia succedendo, bloccando l’accesso agli atti (Legge 241) richiesto dalle Associazioni interessate. Questa è l’Italia che vogliamo ? Questa è l’immagine che a Giugno 2009, inizio dei Mondiali, vogliamo esportare nel mondo ? Siamo fritti…
Comitato Civico Entroterra13 – Paula de Jesus
Cdq Amici della Madonnetta – Adriana Fornaro
Comitato spontaneo Quinqueremi/Palombari – Leonardo Ragozzino
LabUr XIII – Andrea Schiavone