Infernetto, 21 Novembre 2008 – L’asfaltatura di Via Cilea, all’Infernetto, ha molti padrigni ma solo una madre: il CdQ Infernetto, con sede in Via Stradella. Ricordiamo infatti che in occasione dell’incontro avuto il 22 Ottobre 2007, alle ore 10.00, ad Ostia presso il Municipio XIII U.O.T. Lungomare Paolo Toscanelli, 137, il Responsabile di Procedimento Area LL.PP., Arch. Gianfranco Maiorini, presentò un documento dal titolo “Manutenzione Straordinaria Strade e Marciapiedi dell’Infernetto”.
Alla presenza di Valter Fanti (Assessore per le Politiche delle Risorse Umane, Bilancio, Patrimonio e Casa), Andrea Schiavone (Presidente Comitato di Quartiere Infernetto), Adriana Bordoni (Presidente Onorario Comitato di Quartiere Infernetto) ed Ernesto Gilardi (direttivo del comitato di Quartiere Infernetto) vennero apportate alcune rettifiche alle voci di spesa. In particolare l’importo di 120.000 euro, proveniente addirittura da fondi del 2005 (Via Bolzoni e Via Parisotti, sempre all’Infernetto) venne convertito, su richiesta del CdQ Infernetto, nella ripavimentazione stradale e marciapiedi su Via Cilea e caditoie su lato a Nord (cioè, su lato del fosso).
Via Cilea Asfaltata
Oggi ci chiediamo, visto che Via Cilea è stata solamente asfaltata, dove siano finiti tutti gli altri soldi perché non vogliamo credere che l’importo per asfaltare poco più di 500 metri di strada larga di media circa 6 metri (3.000 mq) sia stato di 120.000 euro, cioè di 40 euro al mq. E’ vero che, per esempio, il marciapiede su via di Castelporziano è costato più di 200 euro al mq (comprensivo di tutto) ma è anche vero che c’è un limite anche agli sprechi più vistosi. Tornando poi al tratto interessato di Via Cilea (da Via Pietro Romani al Viale di Castelporziano) resta da chiedersi, qualora anche l’importo dell’appalto sia inferiore ai 120 mila euro (perchè frutto di un ribasso percentuale), come mai con i soldi rimanenti non si siano fatti i marciapiedi o perlomeno i pozzetti a dispersione per la raccolta delle acque piovane. Credere che il manto stradale abbia la giusta pendenza verso il canale che fiancheggia a Nord la strada è una sciocchezza in quanto proprio sul lato del canale sono posizionati i parcheggi (che verrebbero allagati). C’è anche da dire che il canale laterale raccoglie tutte le acque dai terreni superiori adibiti alla produzione di ‘prato pronto’ di una nota ditta della zona e che quindi spesso e volentieri tracima anch’esso sul lato stradale (anche perché non viene mai pulito). In altre parole, asfaltare una strada senza dotarla di segnaletica, pozzetti di dispersione, marciapiedi o perlomeno camminamenti protetti, è soltanto consegnare un’opera incompiuta. Purtroppo all’Infernetto ci sono molte opere incompiute (come la rotatoria di Via Cilea, che tra 2 settimane compierà un anno dall’inizio lavori) e nessuna opera finita. Ci aspettavamo che la forte urbanizzazione del quartiere ed il conseguente pagamento degli oneri concessori riuscisse a portare almeno un miglioramento delle infrastrutture. Ma così non è stato e vedere, per esempio, che si continua a rappezzare, senza alcun metodo, criterio o pianificazione, la rete viaria esistente, lascia perplessi sulle capacità di un’Amministrazione Municipale. E non solo di quella attuale.
O.L.P. – Osservatorio Lavori Pubblici
Commissione Vigilante