XIII Municipio, 17 Settembre 2008 – Domani, Giovedì 18 Settembre, il X Reparto Infrastrutture di Napoli ha convocato nei suoi Uffici, per chiarimenti, la ditta CO.GE.BON., incaricata dalle ditte appaltatrici per la realizzazione del Polo Natatorio di Ostia ad eseguire le indagini belliche. Sembra infatti che le attività abbiano avuto inizio prima dei tempi imposti per Legge. In altre parole, l’autorizzazione nr.175 rilasciata l’11 Settembre dal X Reparto prevedeva che la ditta comunicasse con congruo anticipo (3 giorni lavorativi) la data di inizio lavori. Invece già dal 9 Settembre il personale della CO.GE.BON. è stato visto lavorare in cantiere, eseguendo operazioni di bonifica superficiale senza aver prima predisposto le necessarie misure di sicurezza, tra cui la segnaletica indicante pericolo e un posto di pronto soccorso, come richiesto dalle prescrizioni della stessa autorizzazione. Ma il fatto più grave è accaduto Sabato 13 Settembre quando una pattuglia della Polizia Municipale di Ostia ha accertato che dentro il cantiere del Polo Natatorio operai della ditta Marziali stavano realizzando delle perforazioni in profondità per la posa di pali di castagno dentro l’area del cantiere. Altri due fori, profondi un metro e aventi circa 70-80 cm. di diametro, sono ben visibili subito dopo la recinzione su via delle Scialuppe, anche se meticolosamente camuffati dalla ditta. Ciò ha provocato la presentazione di nuovi esposti che, con i precedenti, verranno inviati alla Procura della Repubblica. Ricordiamo che nell’area soggetta alle indagini belliche è autorizzata ad operare solo la CO.GE.BON. fino a quando non saranno concluse le ricerche di ordigni bellici.
Intanto il 15 Settembre è stato asportato lo strato superficiale del terreno su circa un terzo dell’area mediante una benna, sempre appartenente, si dice, alla ditta Marziali. Le attività sono proseguite fino a ieri ed oggi sono invece iniziati gli scoprimenti degli oggetti metallici individuati nel sottosuolo durante i giorni scorsi (erano stati segnalati a terra con nastro bianco/rosso). Tra gli oggetti, è stato rinvenuto un piccolo carrello, probabilmente moderno, che testimonia la profondità degli scavi eseguiti, ben oltre un metro. La preoccupazione dei residenti è che nessun controllo regolare e giornaliero viene eseguito sul cantiere, pur essendo stati informati sia i Carabinieri di Ostia che la Polizia Municipale. Se un’attività non autorizzata dovesse compromettere l’incolumità della Cittadinanza, chi risponderà dei danni ? Non certo i Cittadini, che sembrano gli unici interessati a che le operazioni di indagine bellica vengano svolte secondo le prescrizioni tecniche dettate dall’autorizzazione nr.175 del X Reparto.
LabUr – Laboratorio di Urbanistica XIII
Il Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone