XIII Municipio, 01 Settembre 2008 – Dalle ore 7.00 di stamattina una volante della Polizia con quattro uomini, un auto civetta della Questura con 2 uomini e una pattuglia dei Carabinieri con 2 uomini hanno presidiato il piazzale deserto del Polo Natatorio, dove si stavano svolgendo le opere di recinzione. Questo dispiegamento delle forze dell’ordine servirebbe per garantire la regolarità dei lavori, essendoci in giro ‘facinorosi’ cittadini. Ma la vera novità è stata la comparsa (solo oggi) di un cartello lavori che indica l’inizio di attività propedeutiche alla bonifica bellica dell’area. Tali attività dovrebbero essere proprio la recinzione dell’area e chissà cos’altro, visto che mai nel cronoprogramma dei lavori è stata inserita prima questa voce. Ricordiamo che si è cominciato a parlare di ordigni bellici solo dopo l’esposto di LabUr XIII presentato a Carabinieri e Polizia Municipale il 19 Agosto, poi attuato dalla Prefettura il 29 Agosto. Siamo pertanto basiti nel leggere che l’autorizzazione (nr. 3309) è stata data il 24 Luglio quando la gara è stata aggiudicata solo l’8 Agosto (allora, chi si è autorizzato e chi ha autorizzato cosa ?).
Risulta infati, ma solo nel Capitolato Speciale, che “Tutti gli oneri inerenti la bonifica dagli ordigni bellici dell’area da effettuare secondo la normativa vigente” saranno a carico della ditta appaltatrice: per cui che cosa si sarebbe dovuto autorizzare da parte del Commissario Delegato ? Perché Venerdì, alla sospensione del cantiere, questo cartello non c’era ? Perché Venerdì, presente in cantiere la Polizia Municipale e decine di testimoni, si stavano facendo indagini geognostiche con trivellazioni in profondità, quando prima bisogna individuare se il sottosuolo nasconde o no ordigni bellici ? La realtà è che questo cartello è stato fatto solo dopo la sospensione del cantiere, tra Sabato e Domenica, a sopperire quanto mancante fino a Venerdì e necessario per far iniziare i lavori. Come dire: un’autorizzazione in corsa rilasciata dal Commissario Delegato. Anche perché questa autorizzazione nulla ha a che vedere con quella che invece deve rilasciare il 10° Reparto Infrastrutture BCM di Napoli a cui neppure è mai arrivata una richiesta formale per l’indagine preliminare di ordigni bellici. Abbiamo riscontrato tutti i dati: ad oggi è stata data l’autorizzazione solo per gli altri impianti dei Mondiali di Nuoto 2009 (tra cui quello di Valco San Paolo), ma non per Ostia.
L’autorizzazione prevede la presentazione di una serie di documenti, tra cui il progetto di cantiere e le aree interessate agli scavi (con indicazione della profondità). Per dare qualche numero circa i tempi delle operazioni: una squadra di rastrellatori può coprire al giorno (per la bonifica superficiale) circa 3.000 mq (l’area complessiva è di 24.300 mq), mentre, per la bonifica in profondità (almeno quanto le sezioni di scavo, che qui possono raggiungere i 7 metri) occorrono 3.100 trivellazioni (24.300 mq / 7,84). In altre parole, tra la produzione del progetto, l’invio al 10° Reparto, l’approvazione di questo e l’avvio dei lavori occorreranno almeno 3 settimane da oggi prima di sapere cosa si cela sotto il piazzale del Polo Natatorio. Poi, eventualmente, si parlerà di sminamento e brillamento degli ordigni. Intanto saremo giunti, nella migliore delle ipotesi, ad inizio Ottobre. Pronti ad assistere cosa riuscirà a fare Giove Pluvio, visto che il periodo più piovoso per Ostia è proprio quello tra Ottobre e Novembre. Come dire: scavare sotto la pioggia ? Un gioco da ragazzi.
LabUr – Laboratorio di Urbanistica XIII
Il Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone